Elena Sofia Ricci: sono come un tubino nero, dove mi mettono sto

Elena Sofia Ricci: sono come un tubino nero, dove mi mettono sto
6 luglio 2016

Un premio per la versatilità: dal teatro al cinema d’autore, alla grande popolarità televisiva. Elena Sofia Ricci riceve il “CinéCiak d’Oro Classic”, perché ha saputo diventare un ‘classico’ delle famiglie italiane e degli appassionati di cinema. Insomma, un cine-classic. “Il classic mi fa pensare a un abito classico che va bene su tutto, mi sento un po’ un tubino nero. Io mi sento un’attrice che va bene sempre… come diceva Camilleri la forma dell’acqua, a seconda del film dove capito, io mi adatto e cambio. Mi piace cambiare, mi piace mettermi in discussione, mi piace cambiare personaggio, mi piace passare dal cinema alla televisione al teatro, dalla commedia al dramma. E siccome non sono contenta, adesso mi sono messa a scrivere, anche a fare la regia in teatro. Insomma, non mi posso fermare mai”.

E a proposito della scrittura, Elena Sofia Ricci annuncia un thriller “hitchckokiano”. “Un thriller che avevo iniziato a scrivere una decina di anni fa, poi l’ho abbandonato in un cassetto. Adesso ci ho rimesso le mani. La protagonista ha una psicopatologia, un film quasi hitchckokiano. Non farò io la regia, però è un film importante, con il sostegno del ministero della salute, una cosa abbastanza desueta”. L’attrice si prepara anche per la nuova stagione di “Che Dio ci aiuti 4”, che sta girando. “La mia suora è sempre pazza, vi dovete aspettare sempre qualcosa di nuovo. Gli spettatori si troveranno raccolti nel nostro convento con tutte le caratteristiche che ne hanno decretato il successo”.

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