Esplode silo carburante, morti 2 dipendenti della ditta bonifiche

28 marzo 2018

Sarebbero due dipendenti della Labromare di Livorno – ditta specializzata in bonifiche ambientali – gli operai morti nell’esplosione verificatasi alle 14 circa, nel porto industriale di Livorno. La violenta deflagrazione sarebbe avvenuta durante le operazioni di trasferimento di combustibile in un silo all’altezza dell’accosto 29 del porto: uno dei due e’ morto sul colpo, l’altro durante il trasferimento in ambulanza verso l’ospedale. Diversi sarebbero i feriti. L’esplosione avrebbe inoltre provocato l’inclinazione del serbatoio. Per permettere la messa in sicurezza dell’area, tutta la zona intorno al luogo dove si e’ verificato l’incidente e’ stata evacuata.

LE REAZIONI

“Profondo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei due operai rimasti uccisi nell’esplosione di Livorno. La sicurezza, il diritto alla salute e l’integrità fisica sul posto di lavoro sono diritti inalienabile che Fratelli d’Italia si impegnerà con ogni sforzo a garantire. Nel 2018 non si può continuare a morire e rischiare la vita sul luogo di lavoro: il dato delle 13 mila vittime in 10 anni non degno di una nazione civile”. Lo ha scritto su Facebook la presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Giorno orribile per il lavoro in Toscana. Un bollettino di guerra”. Lo afferma il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi su Facebook. “Un incendio a Massa in un’azienda dell’area industriale ha provocato un ferito grave ricoverato con ustioni di terzo grado – dichiara Rossi -. Un’esplosione nel porto di Livorno ha provocato la morte di due operai. A Massa Marittima il ribaltamento di un trattore ha causato la morte di un uomo. A Terranuova Bracciolini in una discarica un operaio è stato colpito gravemente al volto”.

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“Ancora una tragedia sul lavoro. La morte dei due operai al porto di Livoro è un fatto grave che addolora tutti. Ora basta. Non si può continuare a morire di lavoro. Il primo maggio sarà una giornata di lotta e di denuncia forte. Sicurezza e salute sono una questione nazionale”. Lo scrive su twitter la Segretaria Generale Cisl, Annamaria Furlan, sulla esplosione nel porto di Livorno dove sono morti oggi due operai.

“Nell’esprimere profondo cordoglio per i due lavoratori vittime del gravissimo incidente verificatosi al porto di Livorno, non possiamo non rilanciare l’allarme e la denuncia per la preoccupante inversione di tendenza sul versante della sicurezza nei luoghi di lavoro, che si registra ormai da alcuni mesi. È tempo che tutti, a partire dalle Istituzioni, facciano la loro parte”. Così Franco Martini, segretario confederale della Cgil.

“Siamo addolorati per l`ennesima tragedia sul lavoro. Questa volta l`infortunio mortale è accaduto a Livorno, ma gli incidenti si ripetono e drammaticamente si somigliano”. E’ quanto afferma Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil aggiungendo che “ora è solo il momento del dolore: restiamo, in rispettoso silenzio, al fianco dei familiari delle due vittime. Ma non è più possibile che tutto ciò accada con drammatica frequenza. Le leggi ci sono, vanno applicate puntando ulteriormente sulla prevenzione. La salute e la sicurezza sul lavoro devono diventare una priorità nazionale. Il Primo Maggio che celebreremo in Toscana e che dedicheremo proprio a questo argomento sarà un momento di riflessione e denuncia, ma l`impegno deve essere di tutti e per tutti i giorni dell`anno”.

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