Eurozona 2020, Bce attenua leggermente previsione su crollo Pil

Eurozona 2020, Bce attenua leggermente previsione su crollo Pil
Christine Lagarde
10 settembre 2020

La Banca centrale europea ha confermato a 1.350 miliardi di euro l’ammontare del Programma di acquisto di titoli per l’emergenza pandemica (Pepp) e l’intenzione di proseguirne gli acquisti netti “almeno fino a giugno 2021” e “finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”. La decisione è in linea con le attese. Si respira aria di ottimismo nell’eurozona. La Bce ha anche leggermente attenuato le previsioni sul crollo del Pil di quest’anno, conseguente alla crisi pandemica: ora si attende un meno 8% nell’area euro, a fronte del meno 8,7% indicato tre mesi fa.

La stima sul recupero 2021 è stata limata al più 5%, dal precedente più 5,2% e quella sul 2022 al più 3,2%, dal precedente più 3,3% stimato. Le nuove cifre sono state illustrate dalla presidente della Bce Chritine Lagarde, al termine del Consiglio direttivo della Banca centrale europea. Quindi, secondo la numero uno della Bce, i rischi di deflazione si sono attenuati rispetto allo scorso giugno e le nuove previsioni dei tecnici della Bce non considerano una scenario di deflazione. I dati delle ultime settimane “suggeriscono forte rimbalzo dell’attività, ampiamente in linea con le attese anche se il livello dell’attività resta molto inferiore ai valori prepandemici”, ha affermato Lagarde, evidenziando che “di recente il recupero si è in qualche modo rallentato”. Inoltre, la stessa Lagarde ha avvertito che la Bce valuterà attentamente le informazioni che giungeranno “inclusi gli andamenti dei cambi valutari”, ribadendo che l’istituzione “resta pronta a aggiustare tutti i suoi strumenti”.

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