Ex vertici condannati per il crac Alitalia. Cimoli e altri dovran pagare oltre 355 milioni.

Ex vertici condannati per il crac Alitalia. Cimoli e altri dovran pagare oltre 355 milioni.
28 settembre 2015

di Enzo Marino

Il crac Alitalia non ha confini finanziari precisi. In sede di requisitoria i pubblici ministeri Stefano Pesci e Maria Francesca Loy, così come l’aggiunto Nello Rossi, hanno insistito sul fatto che la “dissipazione” operata nei conti della compagnia aerea, nel periodo 2001-2007, era un qualcosa i cui effetti non potevano esser quantificati in modo netto. I giudici della VI sezione del tribunale di Roma, nel riconoscere la penale responsabilità di alcuni ex amministratori, hanno definito in parte questo ‘buco’. Per Giancarlo Cimoli e gli altri imputati sono stati decisi i risarcimenti per oltre 355 milioni di euro. E la parte maggioritaria di questa cifra, 160 milioni, dovrà ridarla proprio Cimoli. E’ una impostazione frutto del reato di bancarotta e dei soldi da ridare alle parti civili Alitalia Linee Aeree Italiana spa, Alitalia Servizi spa, Alitalia Airport spa, Alitalia Express spa e Volare spa. A seconda delle proprie responsabilità Cimoli, Francesco Mengozzi, Gabriele Spazzadeschi e Pierluigi Ceschia dovranno poi risarcire un migliaio di danneggiati, tra azionisti e risparmiatori, per importi che vanno dai 1500 ai 73mila euro.

Ai quattro ex manager sono state concesse le attenuanti generiche, ma è stata disposta l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena. Cimoli, che dovrà pagare una multa di 240mila euro, e’ stato anche interdetto per un anno dalla possibilita’ di assumere cariche direttive presso le imprese. Il tribunale, che ha ordinato poi la pubblicazione di un estratto della sentenza sul Sole 24 ore ed il Corriere della sera. Secondo l’accusa si sarebbe trattato di una ‘dissipazione’ dell’Alitalia con “operazioni abnormi sotto il profilo economico e gestionale” che avrebbero causato perdite per oltre 4 miliardi di euro fino al 2007. Agli ex manager nel processo sono contestate, a seconda delle singole posizioni, le variazioni societarie degli anni 2001-2007: a Cimoli, Spazzadeschi e Ceschia si attribuisce la creazione di Alitalia Fly e Alitalia Servizi; a Cimoli, Spazzadeschi, Ceschia, Zeni e Conforti era attribuita, nel 2005 l’acquisizione di Volare Group, Volare Airlines e Air Europe; ancora a Mengozzi e Ceschia la decisione nell’estate 2003 di cedere Eurofly per 13 milioni di euro e due aerei per 3 milioni (con canoni di affitto che ammontavano a 6).

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