Fdi vede “spettro” Draghi e punta a Opa su FI, maggioranza con Lega

Fdi  vede “spettro” Draghi e punta a Opa su FI, maggioranza con Lega
Giorgia Meloni
21 maggio 2019

Da una parte il braccio di ferro tra M5s e Lega, dall’altra lo scontro tra Fdi e FI. Meloni ha rilanciato la necessita’ di voltare pagina, ha chiarito di non voler escludere FI, sottolineando allo stesso tempo che il partito azzurro e’ basato su uno schema vecchio, punta sul Ppe e soprattutto ad una prospettiva che vedrebbe un governo guidato da Draghi. “Noi siamo per il no ad un nuovo governo delle banche”, la premessa del presidente di Fdi. Fratelli d’Italia, spiegano fonti parlamentari, punta a lanciare dopo le Europee un’Opa su FI. Il piano e’ pronto da tempo: Meloni, insieme al governatore della Liguria Toti, punta ad un nuovo contenitore, una sorta di nuovo Pdl, che da una posizione di maggiore forza dialoghi con Salvini per sostituirsi al Movimento 5 stelle. Un progetto che passa attraverso le elezioni pero’.

Mentre Berlusconi sostiene che Fdi ha paura di andare sotto il 4%: “Un centrodestra senza FI non esiste”, sottolinea. Ma Fdi punta sul fattore tempo. Gli stessi dirigenti azzurri piu’ che superare l’asticella del 10% puntano a far cadere l’esecutivo in tempi brevi. In questo modo Berlusconi avrebbe filo da tessere, riproponendo l’alleanza di centrodestra, “se passassero altri mesi invece sarebbe piu’ difficile avere un potere di interlocuzione”, osserva un ‘big’ azzurro. La speranza del Cavaliere e’ legata soprattutto alla spinta dei governatori del nord della Lega che chiedono a Salvini di sottrarsi dall’abbraccio con i pentastellati. Il messaggio di Giorgetti del resto e’ stato ‘tranchant’: o dopo il 26 maggio si riprende a lavorare oppure si va tutti a casa. Sara’ proprio l’esito delle Europee a determinare eventuali nuovi scenari. E la possibilita’ di portare avanti il contratto.

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Ma Meloni punta su una nuova maggioranza. E – dice un esponente di Fratelli d’Italia – cerchera’ di coinvolgere tutti coloro che non intendono andare ne’ con Salvini ne’ restare sul fronte moderato. Il disegno e’ quello di arrivare ad un congresso di un nuovo Pdl, di prevedere primarie anche per attirare alcuni esponenti azzurri ma la consapevolezza e’ che difficilmente ‘big’ come Carfagna possano essere interessati ad una nuova gamba sovranista. “Lega e FdI possono rappresentare gia’ una maggioranza. Lo dicono alcune elezioni regionali in cui abbiamo votato, lo dicono i sondaggi. Lo vedremo, sulla base di quello che dicono gli italiani il 26 maggio”, dice Meloni. “L’Europa che uscira’ dalle urne non e’ quella che immaginano i sovranisti, non saranno determinanti per fare alcunche’, ci saranno maggioranze alternative che li isoleranno”, afferma Tajani.

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