Fiato sospeso per il verdetto sulla Brexit, le Borse scommettono sul Remain. Massiccia affluenza ai seggi

Fiato sospeso per il verdetto sulla Brexit, le Borse scommettono sul Remain. Massiccia affluenza ai seggi
23 giugno 2016

brexitI seggi sono stati chiusi alle 23 ora in Italia, quindi, lo spoglio è appena iniziato, ma i primi dati che arrivano dalla Gran Bretagna sembrano premiare gli europeisti convinti. Secondo gli opinion poll di YouGov i favorevoli al “remain” sono al 52% mentre i sostenitori della Brexit sarebbero fermi al 48%. Certo, sottolineano i commentatori, si tratta di sondaggi realizzati nella giornata del voto ma non fuori dai seggi, e comunque al momento il distacco è “entro il margine di errore”. Quindi occorrerà aspettare per capire se la tendenza verrà confermata dai dati reali. Ma a sostegno della causa europeista intervengono due fattori. Il primo è la “quasi ammissione” di sconfitta del leader anti-Ue Nigel Farage (“sembra vinca il remain”). La seconda è la grande affluenza, stimata intorno all’83,7%, che ha evidentemente penalizzato gli euroscettici.
E anche il premier David Cameron affida a Twitter una dichiarazione che sembra un grido di vittoria: “Grazie a tutti quelli che hanno votato per mantenere la Gran Bretagna più forte e sicura: starà meglio in Europa”.

Intanto, le borse europee scommettono sul Remain sull’onda di un nuovo sondaggio che a urne aperte ha dato il fronte pro-Ue in vantaggio di quattro punti percentuali su quello della Brexit: 52% contro 48%. Ma a far sperare i promotori della permanenza del Regno Unito nell’Unione europea, dopo una campagna elettorale durissima e a poche ore dalla chiusura delle urne, è “un’affluenza torrenziale” ai seggi – con un gioco di parole che allude al forte maltempo che ha accompagnato il voto – considerata un chiaro segnale favorevole al voto contro il divorzio dall’Unione europea. Eserciti di elettori, secondo i report minuto per minuto messi on line dai principali media britannici, hanno sfidato il le pessime condizioni meteorologiche per andare a votare. Twitter si è riempito a metà giornata di foto di elettori con i pantaloni arrotolati per evitare fango e acqua. A Londra alcuni seggi sono stati parzialmente inondati, i pompieri sono stati chiamati per centinaia di ‘interventi elettorali’. Particolarmente complicato il quadro meteorologico in tutto il Sud-est, in un’atmosfera di generale emergenza che ha aumentato il senso dell’importanza del voto e la portata della mobilitazione. A sensibilizzare l’elettorato potrebbe essere stato anche l’omicidio della giovane deputata laburista Jo Cox, uccisa giovedì scorso da un fanatico, presunto sostenitore dell’isolazionismo britannico.

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Non ci saranno exit polls ufficiali alla chiusura delle urne. I primi risultati “significativi” sono attesi verso le 3 del mattino, quelli decisivi entro l’alba. Ma sarà la presidente della Commissione elettorale, Jenny Watson, a Manchester, ad annunciare il risultato definitivo domani mattina, “verso ora di colazione”, prevedono i media britannici. Ma assieme ai britannici sono l’Unione europea e il mondo intero ad attendere con il fiato sospeso il verdetto dei britannici (46,5 milioni gli aventi diritto chiamati al voto): un’eventuale vittoria della Brexit aprirebbe la via alla prima fuoriuscita dall’Ue di un Paese membro, dopo 60 di costruzione europea e di progressivi allargamenti.

Articolo aggiornato alle 23:15

 

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