Il generatore testo troppo evoluto per essere reso pubblico

Il generatore testo troppo evoluto per essere reso pubblico
16 febbraio 2019

Un istituto di ricerca specializzato in intelligenza artificiale ha annunciato che il generatore automatico di testo che ha sviluppato resterà confidenziale, nel timore che il suo programma che funziona molto bene possa finire nelle mani sbagliate. Il programma, battezzato Gpt-2, può essere utilizzato per articoli, presentazioni o qualsiasi altro scritto. Si tratta del “non plus ultra per modellare alcuni livelli di linguaggio”, come i riassunti e le traduzioni, secondo il centro di ricerca OpenAi, che è sostenuto dal patron di Tesla, Elon Musk, oltre che da Amazon e Microsoft. Ma questo programma rivoluzionario non sarà svelato al pubblico in ragione “delle nostre preoccupazione sull’utilizzo malevole di questa tecnologia”, hanno spiegato sul loro blog i ricercatori di OpenAI. Secondo loro, il programma potrà essere usato per generare falsi articoli di giornale, usurpare l’identità di altre persone on line e di automatizzare le informazioni sulle reti sociali.

Leggi anche:
La Nasa ha confermato la missione Dragonfly su Titano

Il programma ha così scritto un articolo di trecento parole a partire dalla seguente affermazione: “Un branco di unicorni vive in una valle delle Ande che non era finora mai stata esplorata”. OpenAI assicura che il Gpt-2 “è migliore degli altri modelli di lingua”, dopo essere stato testato con Wikipedia, informazioni o libri senza aver bisogno di formazione specifica. “Il grande pubblico dovrebbe essere piuttosto diffidente di fronte a testi pubblicati on line, come i fenomeni del ‘deepfake’ devono rendere più diffidenti riguardo le immagini”, hanno sottolineato i ricercatori, riferendosi ai video manipolati che riproducono la gestualità e il tono di voce di una persona. L’intelligenza artificiale è la scienza il cui scopo è di far eseguire ad una macchina dei compiti che l’uomo esegue utilizzando la sua intelligenza e le sue capacità cognitive. L’Ibm è stata pioniera in questo campo con la vittoria del suo supercomputer Watson contro un grande giocatori di scacchi o con il gioco di cultura generale Jeopardy.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti