Gli affitti si potranno pagare in contanti fino a 3.000 euro

Gli affitti si potranno pagare in contanti fino a 3.000 euro
24 ottobre 2015

Fino a 3.000 euro sarà possibile, di nuovo, pagare l’affitto in contanti. Salta infatti l’obbligo di pagare con assegni o bancomat, se non superiore a tale cifra, il canone di locazione che dunque non dovrà più essere per forza tracciabile. E’ una delle novità che emerge dal testo definitivo della legge di stabilità trasmesso al Quirinale. La norma è un effetto dell’innalzamento del tetto del contante da 1.000 a 3.000 euro. La legge di stabilità del 2014 aveva stabilito che i pagamenti dei canoni di locazione di qualsiasi importo non potevano essere pagati in contanti. Ma la norma, si legge nella relazione tecnica, “si è dimostrata di scarsa efficacia anche per l’oggettiva difficoltà di enforcement (tra l’altro non è prevista nessuna sanzione), mentre ha creato disagi per le locazioni turistiche, e più in generale ai soggetti che operano correttamente”. Infatti, nel febbraio del 2015 una circolare del Tesoro aveva chiarito che si poteva pagare in contanti fino a 1.000 euro, stessa soglia del tetto al contante. Adesso il limite viene portato a 3.000 euro e anche gli affitti potranno essere pagati in contanti fino a questa cifra.

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