Rilancio dell’economia, governo punta su flessibilità per investire. E FI attacca

Rilancio dell’economia, governo punta su flessibilità per investire. E FI attacca
14 agosto 2016

Più investimenti pubblici per rilanciare l’economia. E’ questa la stella polare del governo Renzi. Una strada che per l’Esecutivo è sempre più necessaria dopo la pubblicazione degli ultimi dati sul Pil del nostro Paese. Di spinta “poderosa” agli investimenti pubblici parla il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio intervistato dal Messaggero e annunciando che la nuova legge di bilancio punterà tanto, tantissimo, su questo aspetto. E quando si parla di investimenti pubblici si pensa anche alle grandi opere, a partire dallo sblocco rapido di lavori immediatamente cantierabili: un altro punto fisso del gabinetto guidato da Matteo Renzi. Una strategia che non può non ricevere il sostegno dell’Unione europea – ci si aspetta da Roma – elaborando una strategia di maggior flessibilità per quanto riguarda i parametri da rispettare. Una linea che ha sempre visto Palazzo Chigi in prima fila – si ricorda – e che sarà riconfermata anche al prossimo vertice Ue di Bratislava, come rimarca il sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi, intervistato da La Repubblica. “La situazione è più negativa del previsto – dice Gozi – non solo per l’Italia, ma per tutta l’Unione. Anche in Francia i numeri sono peggiorati per cui non si può parlare di eccezione italiana e d’altra parte l’Italia non chiede eccezioni”.

Ma solo maggiore flessibilità a Bruxelles per impostare una manovra espansiva in risposta al calo del Pil. I fattori che l’Italia cercherà di far valere nelle trattative con la Ue saranno “la Brexit, il terrorismo e la crisi dei migranti. Inoltre c’è un nuovo contesto geopolitico che ha determinato un peggioramento della situazione a livello globale”, sottolinea ancora il sottosegretario. Sul fronte interno “si confermano le nostre priorità, lavorare sulle riforme e sugli investimenti per recuperare produttività, riduzione della pressione fiscale e lotta alla disoccupazione”. “Secondo noi la riforma del bilancio varata a luglio, la revisione della spesa, la responsabilizzazione delle amministrazioni e le privatizzazioni ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi prefissati e mantenere gli impegni”, precisa quindi Gozi. In Europa, in vista del summit di Bratislava, la priorità italiana sarà dunque quella di “rafforzare la politica degli investimenti allungando fino al 2019 il piano Juncker e dandogli una dimensione transfrontaliera in modo da incidere davvero sulla crescita con grandi progetti legati digitale o infrastrutture. Quindi rafforzare la lotta alla disoccupazione giovanile. Una posizione, quella della maggiore flessibilità, su cui si allineano anche gli industriali ma che viene criticata dall’ opposizione, soprattutto Forza Italia, che punta di più sul taglio delle tasse, cosi come fece negli anni passati – ricorda Deborah Bergamini – il governo Berlusconi.

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