Coronavirus, governo vara decreto. FI: “Inadeguato, lo stravolgeremo”

29 febbraio 2020

Stop a bollette e assicurazioni per chi è in quarantena. Il Consiglio dei ministri, durato quattro ore, ha approvato il decreto a sostegno dell’economia nelle zone colpite dal coronavirus. Il testo varato conferma le misure annunciate nei giorni scorsi. E’ prevista innanzitutto la sospensione dei termini per versamenti e altri adempimenti nella “zona rossa”. Per i soggetti che hanno la residenza, la sede legale o la sede operativa nei comuni della cosiddetta “zona rossa” (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione d`Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini e Vo`), sono sospesi: – i versamenti in scadenza nel periodo compreso dal 23 febbraio al 30 aprile, relativi a: cartelle di pagamento emesse dagli agenti della riscossione; avvisi di addebito emessi dagli enti previdenziali ed assicurativi; atti di accertamento esecutivi emessi dall`Agenzia delle dogane e dei monopoli; atti di accertamento esecutivi emessi dagli enti locali sia per le entrate tributarie che per quelle patrimoniali; “rottamazione-ter”; “saldo e stralcio”. La scadenza di tali versamenti è prorogata al 31 maggio 2020; – il pagamento delle bollette di acqua, gas ed energia elettrica, fino al 30 aprile, con la previsione dell`eventuale rateizzazione delle bollette una volta terminato il periodo di sospensione; – il versamento, per 12 mesi, dei ratei dei mutui agevolati concessi da Invitalia alle imprese; – il pagamento dei diritti camerali.

Inoltre, si estende la sospensione dei termini per adempimenti e pagamenti, già prevista dal decreto del Ministro dell`economia e delle finanze dello scorso 24 febbraio, anche ai contribuenti che risiedono al di fuori della “zona rossa” ma si avvalgono di intermediari che vi sono ubicati. Infine, si prorogano i termini per la comunicazione dei dati necessari alla predisposizione della dichiarazione dei redditi pre-compilata. In questo modo, i professionisti e gli operatori economici – ovunque ubicati sul territorio nazionale – avranno più tempo per raccogliere e trasmettere i dati oggetto di questo adempimento. Il decreto, spiega una nota di Palazzo Chigi, interviene, tra l`altro, con i seguenti provvedimenti: – cassa integrazione ordinaria per le unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati (il ricorso alla cassa integrazione è esteso ai datori di lavoro iscritti al Fondo di integrazione salariale – FIS); – possibilità di sospensione della Cassa integrazione straordinaria per le imprese che vi avessero fatto ricorso prima dell`emergenza sanitaria e sostituzione con Cassa integrazione ordinaria; – cassa integrazione in deroga per i datori di lavoro del settore privato, compreso quello agricolo, con unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati, che non possano beneficiare dei vigenti strumenti di sostegno al reddito, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo massimo di tre mesi;

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indennità di 500 euro al mese, per un massimo di tre mesi, per i lavoratori che hanno rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi (compresi i titolari di attività di impresa iscritti all`Assicurazione generale obbligatoria – AGO) domiciliati o che svolgono la propria attività nei comuni elencati, parametrata alla effettiva durata della sospensione dell`attività. Previste anche misure in favore dei soggetti che risentono delle conseguenze, anche indirette, dell`emergenza sanitaria Tra le altre misure: – l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese (p.m.i.) e, per 12 mesi, la garanzia della priorità della concessione del credito a quelle operanti nella “zona rossa”, ivi comprese quelle del settore agroalimentare. La concessione è a titolo gratuito, per un importo massimo per singola impresa di 2,5 milioni di euro e percentuale massima di copertura pari all`80 per cento nel caso di interventi di garanzia diretta e pari al 90 per cento in caso di riassicurazione. L`intervento potrà essere esteso, con successivo decreto del Ministro dello sviluppo economico, per periodi determinati, alle p.m.i. con sede in aree limitrofe alla “zona rossa” che per questo abbiano subito un danno eccezionale o che facciano parte di una filiera particolarmente colpita;

– la sospensione del pagamento dei ratei dei mutui per immobili residenziali per i lavoratori che subiscano la sospensione dal lavoro o la riduzione dell`orario di lavoro per un periodo di almeno 30 giorni; – l`incremento di 350 milioni di euro dei fondi destinati al sostegno delle imprese esportatrici; – l`estensione della validità delle tessere sanitarie e della Carta nazionale dei servizi; – misure volte ad agevolare il ricorso al lavoro agile (smart working) dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche; – il mantenimento della retribuzione dei dipendenti pubblici in caso di malattia con ricovero ospedaliero o assenza per malattia dovuta al COVID-19, ivi compresi i periodi di quarantena; – la possibilità, per i laureati in medicina e chirurgia che non possano sostenere l`esame di Stato per l`abilitazione all`esercizio della professione di medico chirurgo a causa dell`ordinanza del Ministro dell`università e della ricerca del 24 febbraio, di frequentare con riserva il corso di formazione specifica in medicina generale; – l`estensione del regime fiscale delle donazioni di alimenti (non imponibilità a fini IVA e imposte redditi) alle donazioni di altre merci (vestiario, computer ecc.);

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– il differimento al 15 febbraio 2021 dei termini per l`obbligo di segnalazione (c.d. “procedimento di allerta”) che grava sugli organi di controllo interno e sui revisori contabili, introdotto dal Codice della crisi d’impresa e dell`insolvenza (decreto legislativo 12 gennaio 2019, n. 14), per consentire un graduale adeguamento a questa novità, evitando che l`emergenza comporti conseguenze per coloro che hanno tale obbligo e potrebbero trovarsi nell`impossibilità di farvi fronte. Le opposizioni parlano di un “decreto inadeguato, lo stravolgeremo”. “Le prime misure economiche del governo per l’emergenza coronavirus sono inadeguate e interessano, per lo più, solo la ‘zona rossa’ – ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati -. Il resto del Paese viene ignorato e non riceve le attese risposte. Forza Italia è pronta a stravolgere, con le sue proposte, questo decreto in Parlamento”.

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