Il giorno della sfiducia a Crocetta. E’ la terza mozione in tre anni targata M5S

Il giorno della sfiducia a Crocetta. E’ la terza mozione in tre anni targata M5S
15 dicembre 2015

In scena nel pomeriggio all’Ars la mozione di sfiducia contro il governatore Rosario Crocetta. La terza in tre anni targata Movimento 5 stelle, ma sostenuta adesso apertamente da un pezzo del centrodestra, Forza Italia e Lista Musumeci. Prevedibile che anche questa volta sia neutralizzata. Il presidente della Regione, di ritorno dalla Leopolda, ha tessuto la sua rete con i renziani, area dove si annidano i piu’ critici. La missione a Firenze, dove ha incontrato anche il sottosegretario Luca Lotti, sarebbe servita a serrare i rangi nel Pd e a incassare l’assicurazione sulle risorse destinate alla Sicilia: ai 900 milioni gia’ inseriti nalla Legge di Stabilita’, entro la prossima primavera dovrebbero aggiungersene altri 500, quale esito del tavolo avviato a Palazzo Chigi.

Nel frattempo Crocetta e l’assessore all’Economia Alessandro Baccei, renziano inviato da Roma a vigilare sui conti, hanno messo nero su bianco un piano che dovrebbe garantire la tenuta dei conti fino al completo trasferimento della dotazione di 1,4 miliardi. Domani la giunta dovrebbe infatti approvare il bilancio inserendo nelle entrate questa cifra, ma ‘sospendendo’ temporaneamente spese per 500 milioni, somme – bloccate nei capitoli di precari, Comuni ed enti – che saranno liberate nel secondo semestre del 2016. Una mossa che consentirebbe di approvare il bilancio entro il prossimo 31 dicembre, al piu’ tardi nella prima decade di gennaio, senza ricorrere al temuto esercizio provvisorio, al momento ritenuto inevitabile dalla Commissione Bilancio dell’Ars. Sarebbero previsti, inoltre, ulteriori tagli per 400 milioni di euro, da reperire attraverso l’uso del bisturi su enti regionali e partecipate, ma anche con la vendita di quote azionarie e immobili.

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