C’è tensione in casa Ncd. Ad innescare la miccia il no alla sfiducia a Crocetta del partito di Alfano, respinta ieri dal parlamento siciliano. “Personalmente non ho nulla da dividere con lo scanzonato e inadeguato presidente Crocetta – tuona il deputato nazionale di Ncd-Area popolare, Alessandro Pagano -. E in merito, dal mio punto di vista, fanno fede le parole di qualche settimana fa del leader di Ncd, Angelino Alfano, sul netto rifiuto a sostenere questo governo regionale. Anche per questo motivo non mi ritrovo assolutamente e prendo le distanze dal voto di contrarieta’ espresso dal gruppo di Ncd all’Ars sulla mozione di sfiducia al governatore”. “A questo punto – conclude – proprio per capire le ragioni di questa presa di posizione in contrasto con la linea ufficiale, i coordinatori regionali di Ncd Cascio e Castiglione convochino urgentemente la direzione regionale del partito”.
A dar man forte a Pagano, il senatore di Area Popolare Ncd-Udc, Bruno Mancuso.”Abbiamo perso l’ultima occasione per mettere fine ad una tragedia tutta siciliana – dice -. Crocetta conservera’ la sua poltrona fino alla fine della legislatura, grazie anche al benevolo contributo dei parlamentari dell’Ncd che hanno deciso, sei su sette, di votare contro la sfiducia al governatore. Ribadisco la mia contrarieta’ a questa posizione del partito in Sicilia e sarei stato in silenzio, per spirito di squadra, qualora la posizione ufficiale fosse stata quella di una partecipazione organica all’attuale coalizione di governo”. In altri termini, “l’assenza di una chiara posizione politica dell’Ncd in Sicilia disorienta chi ci ha dato fiducia e mi induce a chiedere ai coordinatori Cascio e Castiglione e al presidente Alfano una direzione del partito perche’ si chiarisca la linea politica in Sicilia”.
Articolo aggiornato alle 20:55
