Tassa sugli aerei e tagli a regionali e comuni, ecco la finanziaria di Crocetta

Tassa sugli aerei e tagli a regionali e comuni, ecco la finanziaria di Crocetta
16 dicembre 2015

Una tassa sugli aerei, tagli a regionali e amministratori locali, nonche’ una stretta sui forestali. E’ quanto prevede la bozza della finanziaria del governo Crocetta, al vaglio della Giunta chiamata a varare il bilancio in un tour de force che punta a evitare l’esercizio provvisorio. L’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili civili’ sarebbe una nuova tassa da applicare dal 2016 e peraltro gia’ presente in altre Regioni come il Lazio. Parte di una complessa manovra con cui l’esecutivo provera’ a ripianare il buco di bilancio. Il tributo sarebbe versato dalle societa’ di gestione degli scali che poi si rivarrebbero sulle compagnie aeree. Un successivo regolamento dovra’ stabilire piu’ dettagliamente modalita’ e quantum. Un provvedimento “dannoso” secondo l’opposizione.

L’aumento della tassazione per i vettori aerei “si ripercuoterebbe inevitabilmente sul prezzo dei biglietti, che aumenterebbe a danno dei viaggiatori, e nel caso in cui le compagnie dovessero considerare le rotte antieconomiche, anche sull’effettuazione delle rotte stesse, che potrebbero pertanto essere cancellate”, dice Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia all’Ars. La nuova tassa, insomma, “renderebbe anche meno appetibile la Sicilia come meta turistica, dall’Italia e dall’Estero. Ancora una volta la soluzione ipotizzata e’ peggiore del mare”. Tra gli strumenti in finanziaria anche il turn over per i forestali, tagli ai sindaci, consiglieri comunali, ai dirigenti regionali e ai dipendenti in aspettativa sindacale. Prevista la sospensione fino a primavera di spese per 500 milioni di euro a valere su enti regionali, precari e Comuni in attesa dell’accreditamento di quella somma da parte dello Stato, frutto della partita da 1,4 miliardi in gioco tra Palermo e Roma.

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Nella manovra anche il progetto anti-poverta’ che prevede aiuti triennali mediante assegni e voucher collegati a servizi; e il piano precari in base al quale la Regione assegnera’ un contributo decennale ai Comuni che assumeranno i precari entro il 2016, severe penali per gli enti locali che, pur potendo assumere, non lo faranno. E ritorna dopo tre anni – e dopo il licenziamento in tronco di 23 giornalisti – l’ufficio stampa alla Regione che sara’ costituito pero’ da cinque giornalisti pubblicisti a tempo determinato, da individuare dopo una ricognizione tra i ruoli dei regionali e ai quali applicare il contratto del personale dell’amministrazione.

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