Inchiesta sulle nomine della Raggi. La sindaca: “Nulla da nascondere, stiamo collaborando”

Inchiesta sulle nomine della Raggi. La sindaca: “Nulla da nascondere, stiamo collaborando”
Aula Giulio Cesare, Campidoglio - Roma
15 dicembre 2016

Un altro tornado si abbatte sul Campidoglio e sulla giunta guidata da Virginia Raggi. Dopo le dimissioni di Paola Muraro, la Guardia di Finanza si è presentata questa mattina nella sede del comune di Roma per acquisire documenti sulle nomine fatte in questi mesi dalla sindaca. In particolare gli investigatori starebbero verificando i contratti di alcune figure apicali, a partire da quella di Salvatore Romeo, già dipendente del Comune che, dopo la vittoria del MoVimento 5 Stelle, si è messo in aspettativa ed è stato riassunto con stipendio maggiorato nel ruolo di capo segretaria di Raggi. Ma non solo.

Sotto la lente ci sarebbero anche le nomine di Carla Raineri, ex capo di gabinetto che si è dimessa a fine agosto, e Raffaele Marra, ora al dipartimento del personale. Di loro si era già occupata anche l’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone che, nei propri pareri, aveva evidenziato dei “profili di illegittimità”. Non solo, dopo le dimissioni, Raineri aveva un esposto alla procura di Roma in cui descriveva gli strani “meccanismi” messi in atto dal cosiddetto “Raggio magico”. L’inchiesta sulle nomine, affidata al pm Francesco Dall’Olio e all’aggiunto Paolo Ielo, è partita da un esposto di Fratelli d’Italia. Al momento nel fascicolo non ci sarebbero indagati. I magistrati potrebbero contestare alla sindaca il reato di abuso d’ufficio. Lei per il momento commenta su Twitter e ostenta sicurezza.

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