Istat: Milano la città più ricca, Agrigento tra le più povere

Istat: Milano la città più ricca, Agrigento tra le più povere
12 dicembre 2016

Milano è la provincia più ricca d’Italia in termini di valore aggiunto per abitante prodotto nel 2014 (circa 45 mila euro), seguita da Bolzano (36 mila) e Bologna (34 mila). Le province che nel 2014 presentano il valore aggiunto pro capite più basso sono quelle di Medio Campidano, Agrigento, Barletta-Andria-Trani, Cosenza, Vibo Valentia e Siracusa, con circa 13 mila euro per abitante, contro 23,9 mila euro a livello nazionale. E’ la fotografia scattata dall’Istat nei Conti economici territoriali. Dal punto di vista dell’importanza dei segmenti produttivi, il contributo maggiore in termini assoluti è fornito quasi ovunque dal settore dei Servizi alle imprese, finanziari e immobiliari (che a livello nazionale pesa per il 29%), con circa 18 mila euro per abitante a Milano e circa 11 mila a Roma.

Anche l’apporto dei Servizi del commercio, di ristorazione e dei trasporti e telecomunicazioni è più elevato per la provincia di Milano (13 mila euro per abitante); seguono Bolzano con 10 mila euro e Bologna e Genova con 9 mila euro. Per quanto concerne i Servizi pubblici e gli altri Servizi privati alle famiglie, le province con i maggiori contributi sono Bolzano, Aosta, Roma, Trieste e La Spezia (8 mila). Il contributo dell’Industria è rilevante in molte province del Nord-est, in particolare in quelle di Modena (11 mila euro), Vicenza (10 mila euro) e Parma, Reggio nell’Emilia, Bergamo e Lecco (9 mila). Il valore aggiunto pro capite derivante dal settore delle Costruzioni è in calo e non supera i 2 mila euro in tutte le province italiane. Infine, l’Agricoltura fornisce il contributo più significativo (con circa 2 mila euro di valore aggiunto per abitante) nelle province di Bolzano, Mantova, Pistoia (Figura 9) e, nel Mezzogiorno, in quelle di Ragusa e Oristano (Figura 10). All’interno delle province con valore aggiunto pro capite inferiore alla media nazionale si individuano alcuni segmenti produttivi importanti a livello locale, tra i quali spiccano quello dei Servizi tradizionali nelle province di Livorno (7 mila euro), Savona, Alessandria, Imperia, Cagliari, Olbia-Tempio e Reggio-Calabria (6 mila euro) e quello dell’Industria a Vercelli e Fermo con circa 7 mila euro.

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