“Fidel ha compromesso il futuro di Cuba, obbligando due milioni di persone ad abbandonare il Paese. Raul è una persona diversa: continuerà le riforme, e avvierà Cuba verso una trasformazione democratica. Lo invito a consentire al popolo di scegliere il prossimo governo, e penso che lo farà”. Così Juanita Castro, sorella del lider maximo, in un’intervista a un quotidiano nazionale italiano. “Una cosa era la rivoluzione, un’altra il regime instaurato dopo. Fidel non ha mantenuto le promesse. In parte lo ha fatto, ma il prezzo da pagare è stato troppo alto”, dice Castro, che vive a Miami.
“Ho rotto con lui quando è diventato comunista e si è alleato con Mosca. Credo lo abbia fatto solo perché pensava che l’Urss lo avrebbe aiutato a durare, e ha avuto ragione, perché così è rimasto al potere mezzo secolo. Però è stata una scelta sbagliata sul piano etico, e anche pratico”. Adesso “dobbiamo voltare pagina e pensare al futuro. Basta distruggerci a vicenda, dobbiamo perdonare. Serve un governo che indichi un cammino comune, senza più odio, persecuzioni, tragedie, esodi. Tutto si può fare, dopo l’apertura compiuta dal presidente Obama”, dichiara la donna. Quanto a Donald Trump, “è una persona ripugnante e detestabile. Quando parla di Cuba non sa cosa dice: il ristabilimento delle relazioni indebolisce il regime, non lo rafforza, e apre una prospettiva di pace e democrazia. Spero solo che lo capisca e non faccia il pazzo”.
