Kevin Costner compie 60 anni, 30 di carriera

Kevin Costner compie 60 anni, 30 di carriera
18 gennaio 2015

Nato il 18 gennaio 1955 a Lynwood, California, Kevin Costner festeggia 60 anni da divo che ha saputo toccare le vette del successo ma anche passare in mezzo a flop, tra Oscar prestigiosi in bacheca e ben quattro ironici Razzie Awards come peggior attore. Ha interpretato tante volte l’eroe, “che sa fare e dire le cose giuste al momento giusto”. Quegli stessi eroi che da spettatore lo hanno sempre affascinato tanto. In 30 anni di carriera Kevin Costner di ruoli ne ha interpretati davvero tanti, e diversi, ma ciò che lo ha sempre contraddistinto, oltre alla sua presenza fisica, è quel tipo di recitazione sobria e contenuta, che ricorda da vicino i divi del cinema hollywoodiano anni Quaranta come Gary Cooper e James Stewart.

E oggi che il divo di Hollywood compie 60 anni, continua a mettere sempre molto impegno in ciò che fa, perché “io non mi disinnamoro delle cose, me ne innamoro”, ha detto l’attore, regista e produttore cinematografico in un’intervista esclusiva che Studio Universal oggi  in onda proprio in occasione del compleanno. L’ultima sfida è “Black or white”, un film di cui l’attore americano è protagonista e produttore e che racconta la storia di un uomanderàmo che si rifugia nell’alcool dopo la scomparsa improvvisa della moglie con la quale stava allevando la nipotina mulatta orfana di mamma (sua figlia) e abbandonata dal padre. La nonna paterna decide che la bimba non può più crescere con lui in un quartiere di bianchi, dove dimenticherà le sue origini. Il film, tratto da una storia vera, uscirà nelle sale italiane a marzo prossimo.

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La carriera. È con Fandango (1985) che l’attore si fa conoscere al grande pubblico. Nel 1987 veste i panni dell’agente federale Eliot ne Gli intoccabili di Brian De Palma. Agli Oscar 1991 gli viene assegnata la statuetta come miglior regista per Balla coi lupi, che vince anche come miglior film (e altri sei premi). Il successo prosegue con film quali Robin Hood – Principe dei ladri, Guardia del corpo (The Bodyguard), JFK – Un caso ancora aperto fino. Dopo Guardia del corpo (1992) e Un mondo perfetto (1993), Costner torna a misurarsi con il kolossal nel tentativo di ripetere il successo di Balla coi lupi. Nascono così i costosissimi Waterworld (1995), prodotto da Costner ma diretto da Kevin Reynolds, e L’uomo del giorno dopo (1997), di cui Costner cura anche la regia. Ma le due mega produzioni sono due clamorosi flop commerciali. Nel 1999, torna sul grande schermo con Le parole che non ti ho detto e Gioco d’amore. Negli anni 2000 interpreta per lo più commedie, ma anche film d’impegno (Thirteen Days) o thriller (Il segno della libellula – Dragonfly). Da segnalare la sua terza regia, Terra di confine – Open Range. Nel 2007 si dedica alla carriera da musicista.

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