La Bce lascia tassi invariati. Draghi: aiuti di Stato in casi “eccezionali”

La Bce lascia tassi invariati. Draghi: aiuti di Stato in casi “eccezionali”
21 luglio 2016

di Maurizio Balistreri

bce260La Banca centrale europea lascia i tassi invariati. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati, rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%. Per quanto riguarda le misure non monetarie confermato il mantenimento del programma di acquisti mensili da 80 miliardi di euro almeno fino a marzo 2017. “Il consiglio Bce continuerà a monitorare le condizioni economiche e finanziarie da vicino”, ha detto il presidente Bce Mario Draghi nella conferenza stampa al termine della riunione odierna del board della banca centrale che ha citato la volatilità e l’incertezza dopo il voto sulla Brexit e il ruolo della politica monetaria per contenere la reazione dei mercati.

Il consiglio della Bce ribadisce di “essere pronto a usare tutti gli strumenti disponibili entro il suo mandato”, ha aggiunto, sottolineando che “è necessario affrontare la questione dei crediti deteriorati in Europa”.  Tuttavia, per il presidente della Bce, i mercati finanziari europei hanno mostrato una “incoraggiante tenuta” ai picchi di volatilità seguiti al voto per la Brexit, ha affermato il presidente della Bce, Mario Draghi. Infine, sulla banche in Europa “è possibile” utilizzare aiuti di Stato nel caso di “circostanze eccezionali”, come quando “i mercati di smaltimento dei crediti deteriorati non funzionano e si vogliono evitare vendite incontrollate (firesales)”.

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