La Grecia vira a destra, il partito di Mitsotakis verso la maggioranza assoluta

La Grecia vira a destra, il partito di Mitsotakis verso la maggioranza assoluta
Kyriakos Mitsotakis
7 luglio 2019

Se i primi exit poll saranno confermati dallo scrutinio, la Grecia di avvia verso una maggioranza assoluta alla destra con il partito conservatore Nea Dimokratia che potrebbe formare un governo monocolore. In base ai primi rilevamenti, infatti, il partito di Kyriakos Mitsotakis otterrebbe tra i 155 ed i 167 seggi sui 300 totali in parlamento. Nuova Democrazia risulta in testa nei primi exit poll delle elezioni legislative che si sono tenute oggi in Grecia, con una percentuale tra il 38 e il 42 per cento dei consensi. Syriza, del premier uscente Alexis Tsipras, avrebbe ottenuto tra il 26,5 e il 30,5 per cento dei consensi. Quindi, Nuova Democrazia dovrebbe conquistare tra i 155 e i 167 dei 300 seggi parlamentari, Syriza tra 77 e 82.

Secondo l’exit poll condotto per tutte le emittenti greche, l’alleanza di centrosinistra Movimento per il cambiamento (KINAL) si aggirerebbe tra il 6 e l’8 per cento, davanti al Partito comunista greco (KKE), che dovrebbe ottenere tra il 5 e il 7 per cento. I neofascisti di Alba Dorata avrebbero conquistato tra il 2,8 e il 4,8 per cento dei voti, mentre MeRA25, il partito anti-austerità dell’ex ministro delle Finanze Yanis Varoufakis, otterrebbe tra il 3 e il 5 per cento dei consensi. Alle 20 locali è atteso un altro exit poll definitivo, mentre una proiezione ufficiale del ministero dell’Interno è prevista alle 21.

Chi è Kyriakos Mitsotakis

Kyriakos Mitsotakis, il leader 51enne di Nea Demokratia, il partito conservatore vincitore delle elezioni in Grecia, rappresenta la quarta generazione di una dinastia di politici ed e’ in qualche modo un ‘predestinato’. Suo padre, Konstantinos Mitsotakis, fu primo ministro all’inizio degli anni ’90; sua sorella Dora Bakoyannis, e’ stata la prima donna sindaco di Atene, quando la capitale ospito’ le Olimpiadi nel 2004, e poi divenne ministro degli Esteri. Suo nipote Kostas Bakoyannis, il figlio di Dora, e’ il nuovo sindaco della capitale. Insieme alle famiglie socialista Papandreou e Karamanlis, i Mitsotakis hanno dominato la politica greca per anni. Studi ad Harvard e Stanford, un passato di consulente della McKinsey, lui stesso sedeva nell’ultimo governo conservatore, ministro per la riforma amministrativa, con il compito di licenziare migliaia di dipendenti pubblici per rispondere alle richieste della Troika (Fmi, Bce, Commissione Ue).

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Ma il governo fu spazzato via dalla sinistra di Syriza, nel gennaio 2015. Considerato un liberale, ha assunto la guida del partito nel 2016, qualche mese dopo che Nea Demokratia aveva subito due sconfitte in un anno e perso il referendum. Ando’ subito all’offensiva contro il premier Alexis Tsipras: “Ha concesso tutto senza ottenere nulla in cambio”, la sua critica alla decisione del governo di accettare un terzo piano di salvataggio. Convinto liberista, si e’ presentato agli elettori con un piano di riduzione delle tasse, tagli alla spesa pubblica, privatizzazioni. Liquidando come un populista Tsipras, Mitsotakis ha promesso di migliorare l’economia, secondo un modello neo-liberale che potrebbe impattare su sanita’, scuola, amministrazione.

Mitsotakis ha messo imprese e classe media, i piu’ colpiti dalla elevata pressione fiscale negli ultimi anni, al centro della sua agenda politica. Promette quindi un immediato abbassamento delle tasse, la riduzione della spesa pubblica attraverso una maggiore cooperazione tra settore privato e Stato, la riduzione del numero di funzionari, la creazione di incentivi per attrarre gli investitori e incoraggiare l’imprenditorialita’, privatizzazioni. Per farlo, Mitsotakis vuole rinegoziare gli impegni con la Troika che attualmente prevedono un avanzo primario (escluso il pagamento di debiti e interessi) del 3,5% del suo prodotto interno lordo fino al 2022 e del 2,2 in media fino al 2060. “Dateci 12 mesi di tempo e convinceremo i nostri creditori, i mercati internazionali che la Grecia puo’ davvero cambiare”, il suo leitmotiv.

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