La politica delle chiacchiere, il parlamento dimentica la povertà

La politica delle chiacchiere, il parlamento dimentica la povertà
19 febbraio 2015

di Enzo Marino

Sui 35.128 atti parlamentari presentati nel corso della XVII Legislatura che ha preso avvio nel marzo 2013, solo 286 si occupano di inclusione sociale, con un modestissimo 0,8%. Anche i dati relativi ai disegni di legge non mostrano un scenario incoraggiante: solo il 6% tratta questo argomento, una percentuale che scende al 2,8% se prendiamo in considerazione quelli approvati. Percentuali molto preoccupanti considerato che proprio nel corso di questa legislatura, povertà e disagio sociale in Italia sono notevolmente aumentati.

A segnalarlo, in occasione della Giornata Mondiale per la Giustizia Sociale, è ActionAid, organizzazione internazionale indipendente impegnata nella lotta alla povertà e all’esclusione sociale, la quale ha diffuso un’analisi sull’operato del Parlamento italiano. L’inclusione sociale risulta così essere solo al 31esimo posto nella classifica degli argomenti più rilevanti della XVII Legislatura, laddove i primi 3 posti sono occupati da Stato, economia e lavoro; una situazione che peggiora se si analizzano i dati delle attività parlamentari a partire dall’insediamento del Governo Renzi, dove l’inclusione sociale scende addirittura al 44esimo posto.

Eppure, fa notare ActionAid, a causa della crisi economica e sociale, oggi in Italia quasi una persona su 10 vive in condizioni di povertà assoluta. Negli ultimi 7 anni il numero degli italiani in povertà assoluta è più che raddoppiato, passando dai 2,4 milioni del 2007 ai 6 milioni del 2013. Nonostante le cifre allarmanti, l’Italia è priva di una misura nazionale contro la povertà e su 28 Stati membri dell’Unione Europea, è l’unico Paese che insieme alla Grecia, non ha adottato qualche forma di reddito minimo garantito. “La distanza tra istituzioni e necessità dei cittadini, soprattutto dei più deboli, è sempre più ampia. Il partito dei poveri non ha voce in capitolo nei dibattiti politici e le scelte parlamentari sembrano non rappresentare minimamente i poveri”, ha dichiarato Marco De Ponte, Segretario Generale di ActionAid Italia.

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