Pioggia di missili russi sull’Ucraina: almeno 14 morti, colpita Kiev

Pioggia di missili russi sull’Ucraina: almeno 14 morti, colpita Kiev
Vladimir Putin
10 ottobre 2022

Stamani l’Ucraina si è svegliata sotto una pioggia di missili russi, evidente risposta agli eventi del ponte di Kerch, che unisce la Crimea alla Russia e rappresenta un importante canale di approvvigionamento nello sforzo bellico di Mosca. L’ultimo bilancio parla di 14 morti e almeno 97 persone ferite, mentre oltre 1.000 soccorritori sono coinvolti nelle operazioni di ricerca e aiuto alle vittime. Kiev, Leopoli, Odessa, Kharkiv, Dnypro, Sumy, Mykolaiv Zhytormyr, Kirovohrad, Frankiv sono le città e regioni colpite, a quanto se ne sa finora. In particolare, la capitale – che negli ultimi mesi era stata risparmiata dai combattimenti – ha registrato diverse esplosioni (almeno cinque) al suo centro. Quattro regioni ucraine sono rimaste senza elettricità, dopo gli attacchi russi di questa mattina, mentre nel resto del Paese “la fornitura di elettricità è parzialmente interrotta” ha riferito il Sistema di emergenza statale ucraino, mentre il governo ha invitato la popolazione a limitare il consumo di energia dalle 17 alle 22.

Il comandante delle forze armate ucraine, generale Valerii Zaluzhnyi, ha rivendicato l’abbattimento di 41 su 75 missili russi lanciati contro il territorio ucraino. Secondo Kiev, sono entrati in azione anche droni kamikaze di costruzione iraniana, che Teheran nei giorni scorsi aveva negato di aver fornito a Mosca per lo sforzo bellico in Ucraina. Alla cittadinanza, nella capitale e nelle altre città, è stato chiesto di restare nei rifugi perché l’attacco russo sarebbe ancora in corso. Nell’attacco missilistico odierno contro il centro di Kiev è stato colpito anche un edificio che ospita uffici consolari della Germania. L’edificio, secondo la Bild, ospita l’ufficio visti del consolato tedesco. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco, dice ancora la Bild, ha confermato i danni all’edificio, ma ha precisato che lì da mesi non è attivo alcun servizio e nessun dipendente era presente durante gli attacchi.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha segnalato come gli attacchi abbiano due obiettivi. Il primo sono “infrastrutture energetiche nel paese”, in particolare – ha detto – “vogliono distruggere il nostro sistema elettrico”. Il secondo la gente: “Il momento e gli obiettivi sono stati specificamente scelti per arrecare il maggior danno possibile”, ha continuato il presidente che ha chiesto di stare nei rifugi oggi, di seguire le istruzioni”. Intanto, Vladimir Putin ha accusato Kiev di atti di terrorismo nucleare. “Questi sono atti di terrorismo nucleare. Intendo attacchi missilistici e artiglieria alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”, ha detto Putin in un incontro con i membri del Consiglio di sicurezza. I servizi speciali dell’Ucraina avrebbero già compiuto tre atti terroristici contro la centrale nucleare russa di Kursk, minando ripetutamente le linee ad alta tensione della centrale, secondo Putin. Putin in un incontro con i membri del Consiglio di sicurezza ha aggiunto che a seguito del terzo attacco di questo tipo, tre linee elettriche sono state danneggiate. “Con le misure adottate, il danno è stato eliminato il prima possibile. Non sono state consentite gravi conseguenze. Ma sono stati commessi numerosi altri attentati terroristici e tentativi di reati simili contro gli impianti elettrici e le infrastrutture di trasporto del gas del nostro Paese”, ha detto il capo di Stato puntellando che “in caso di continui tentativi di attacchi terroristici sul nostro territorio, le risposte della Russia saranno severe e corrisponderanno in scala al livello di minacce create per la Federazione Russa. Nessuno deve dubitarne”. 
Putin

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L’ondata di attacchi contro le città dell’Ucraina arriva due giorni dopo che la Russia ha nominato un nuovo generale come suo primo comandante generale per la guerra in Ucraina. Il generale Sergei Surovikin è un comandante veterano e generale dell’aviazione che ha guidato la campagna militare russa in Siria nel 2017, dove è stato accusato di aver ordinato e gestito un brutale bombardamento che ha distrutto gran parte della città di Aleppo in Siria. Nell’esercito, i suoi colleghi avrebbero dato a Surovikin il soprannome di “Generale Armageddon” per il suo approccio intransigente e non ortodosso alla guerra. “Non sono sorpreso di vedere cosa sta succedendo questa mattina a Kiev. Surovikin è assolutamente spietato e con poco disprezzo per la vita umana”, ha detto al Guardian un ex funzionario del ministero della Difesa che ha lavorato con lui. “Temo che le sue mani saranno completamente ricoperte di sangue ucraino”. 

L’obiettivo principale di Surovikin in Ucraina, dicono gli esperti, sarà quello di risolvere i problemi strutturali che affliggono l’esercito russo. Gleb Irisov, un ex tenente dell’aeronautica che ha lavorato con Surovikin fino al 2020, ha affermato che il nuovo generale era una delle poche persone nell’esercito che “sapeva come supervisionare e ottimizzare diversi rami dell’esercito”. “È molto crudele ma anche un comandante competente”, ha detto Irisov. “Ma non sarà in grado di risolvere tutti i problemi. La Russia è a corto di armi e manodopera”, ha aggiunto. Secondo Irisov, Surovikin mantiene un buon rapporto di lavoro con il gruppo Wagner, una compagnia militare privata legata al Cremlino che sta combattendo in Ucraina. Tra i russi che hanno accolto con favore la nomina di Surovikin c’erano Yevgeny Prigozhin, il fondatore del Wagner, e l’uomo forte ceceno Ramzan Kadyrov. Entrambi gli uomini in precedenza avevano espresso rare critiche alla leadership militare del paese, portando a tensioni senza precedenti all’interno dell’élite russa. “Ora, sono soddisfatto al 100% dell’operazione”, ha scritto Kadyrov sul suo canale Telegram lunedì mattina per descrivere il bombardamento di Kiev in cui sono stati uccisi almeno cinque civili.

Le reazioni

Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha affermato oggi che gli attacchi aerei russi sull’Ucraina “alimentano un’escalation inaccettabile”. Guterres si è detto “profondamente scioccato” dagli attacchi aerei più diffusi della Russia dall’inizio della guerra, ha affermato un portavoce. “Ciò costituisce un’altra inaccettabile escalation della guerra e, come sempre, i civili stanno pagando il prezzo più alto”, ha scritto in un comunicato il portavoce dell’Onu Stephane Dujarric, parlando a nome del segretario generale.

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“Gli attacchi deliberati della Russia su tutto il territorio ucraino e contro i civili indicano un cambiamento profondo nella natura di questa guerra”: lo ha detto oggi alla stampa il presidente francese Emmanuel Macron, citato dalla France presse.

Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha inequivocabilmente etichettato i raid odierni della Russia sull’Ucraina come crimini di guerra. “Gli orrendi attacchi della Russia contro Kiev e altre città in tutta l’Ucraina mostrano la disperazione del Cremlino. Questi attacchi indiscriminati ai civili sono crimini di guerra. Impegnati a sostenere l’Ucraina e a ritenere responsabile il regime russo. Affronteremo questo problema con i nostri partner del G7”, ha scritto Michel su Twitter.

Il Segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha avuto oggi un colloquio con il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, nel corso del quale ha “condannato gli attacchi orribili e indiscriminati della Russia alle infrastrutture civili in Ucraina”. “La Nato continuerà a sostenere il coraggioso popolo ucraino nella lotta contro l’aggressione del Cremlino per tutto il tempo necessario”, ha ribadito su Twitter Stoltenberg.

L’Italia è “inorridita dai vili attacchi missilistici che hanno colpito stamane il centro di Kyiv e altre città ucraine”. Lo ha scritto in una nota oggi il ministero degli Esteri. “Ribadiamo – si legge ancora nella nota – il fermo e convinto sostegno all’Ucraina, al suo popolo e alla sua resilienza, ed esprimiamo al contempo piena condanna e massima indignazione per un gesto che aggrava le responsabilità russe nel contesto della sua ingiustificabile aggressione”.

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