L’antimafia a Caltanissetta. Bindi: “Siamo qui anche per approfondire il caso Montante”

L’antimafia a Caltanissetta. Bindi: “Siamo qui anche per approfondire il caso Montante”
4 marzo 2015

di Enzo Marino

“Siamo qui anche per approfondire il caso Montante. L’aspetto giudiziario e’ in mano alla magistratura. Noi faremo approfondimenti perche’ per fare una lotta efficace alla mafia bisogna avere un’antimafia forte e trasparente”.  Lo ha detto a Caltanissetta il presidente della Commissione Nazionale Antimafia Rosy Bindi, in occasione delle audizioni svoltesi oggi in prefettura. Antonello Montante, presidente di Confindustria Sicilia e’indagato dalle procure di Caltanissetta e di Catania in inchieste di mafia. Montante, tra l’altro, era consigliere dell’Agenzia beni confiscati alla mafia, incarico da cui s’è dimesso proprio per la sua vicenda giudiziaria. E in merito aquesto incarico, la Bindi sembra sferrare un colpo basso al numero uno degli industriali siciliani.

“Sarebbe opportuno  – ha chiosato – evitare che nel Consiglio di amministrazione siedano personaggi che potrebbero essere tra gli assegnatari. Ma si tratta di un aspetto che riguarda il lavoro del governo”.  Ancora l’esponente del Pd: “Siamo a Caltanissetta per una visita programmata in quanto questa e’ una Procura importante per i territori di Caltanissetta e Enna – ha aggiunto la Bindi -. In questa Procura c’e’ l’eco delle vicende di Palermo e delle minacce ai magistrati”.  Per il vicepresidente dell’organismo parlamentare, Claudio Fava, “la visita rientra nell’ambito del giro che stiamo facendo nelle Dda nazionali. Caltanissetta ancora mancava. Abbiamo anche buone ragioni di attualita’ giudiziarie perche’ questo luogo attira la nostra attenzione”.

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