Le diverse manovre nello schieramento di centrodestra sono sbarcate anche sul web, partendo dall’annuncio a sorpresa di Silvio Berlusconi sulla ricerca di un candidato non politico alla Presidenza del Consiglio, una corsa dalla quale l’ex premier si è però chiamato fuori lasciando la sua community attonita. Dal canto suo Giorgia Meloni, tutta presa dal dopo Marino, sostiene il fronte destro per la poltrona del Campidoglio, laddove il Cav pare dirigersi verso rive marchiniane. Molto contrariati i fans della Giorgia Nazionale che gridano all’unisono: “Sei tu la candidata!”. Se la spassa invece Matteo Salvini, che tra i due litiganti gode a distanza giocando al ‘Chi non ci sarà’ alla convention leghista di Bologna, prendendo di mira diversi nemici. Una campagna social che ha suscitato l’interesse della rete, impegnata nel frattempo sulla polemica del pagamento di Varoufakis ospite di Fabio Fazio. A tal proposito ha fatto sentire la sua voce Mara Carfagna. Da buona sentinella dei social, è stata tra i primi a chiedere alla dirigenza Rai un chiarimento sulla vicenda. Mara è sempre attenta, arguta, tenace. Mentre nel Pd era tutto un tripudio per l’evento finale dell’Expo, il gruppo dei dem al Senato subiva un’altra importante defezione. A fare le valigie stavolta è stato Corradino Mineo, da sempre critico sull’operato del governo. Entusiasta Giuseppe Civati che continua a sognare l’alternativa possibile a Renzi e al suo partito. Pippo ormai è il capostipite dei fuoriusciti. E in tutto questo marasma, Matteo Renzi ha pensato bene di volare (ancora) oltreoceano, stavolta in America Latina, documentando il viaggio sui suoi canali social dove però ha dovuto fare i conti con le ire di chi lo accusa di aver architettato l’uscita di scena di Ignazio Marino. Gli ultimi giorni hanno visto poi una massiccia mobilitazione sul web a favore di Messina, rimasta senz’acqua per diversi giorni. In molti hanno cinguettato #MessinaSenzacqua per puntare i riflettori sulla vicenda, spedendo l’hashtag tra i primi posti nei trending topic per ben due giorni. Diverse critiche per i media tradizionali, finiti nell’occhio del ciclone per l’iniziale disattenzione mostrata a riguardo.
