L’esperto: “I nostri ecosistemi globali sono molto più vulnerabili di quanto uno pensi”

L’esperto: “I nostri ecosistemi globali sono molto più vulnerabili di quanto uno pensi”
20 luglio 2017

“Ho vissuto nell`Artico la maggior parte della mia vita. Lavoro da oltre 40 anni come scienziato e fotografo. Quando guardo i cambiamenti nell`Artico attraverso gli occhi delle popolazioni Inuit e degli scienziati, quando vedo che il 99% dei ghiacciai si sta ritirando e la portata del ghiaccio marino è al punto più basso della sua storia, questa dovrebbe essere una sveglia molto drammatica ed urgente per il mondo”. Così ad Askanews Paul Nicklen (foto), biologo e fotografo canadese, a Mosca per un evento molto importante per gli ambientalisti. Nicklen è giunto nella capitale russa infatti per prendere parte a una cena voluta dalla “Antarctic and Southern Ocean Coalition” (Coalizione antartica e meridionale dell`oceano, ASOC) un`associazione globale di organizzazioni non governative ambientali con più di 150 membri in 40 Paesi in tutto il mondo. “Non è il momento di celebrare i corridoi aperti per le navi, i test sismici e l`esplorazione per trovare il petrolio. È un avvertimento per tutti noi: i nostri ecosistemi globali sono molto più fragili e vulnerabili di quanto uno pensi”, aggiunge il biologo. La cena era anche sostenuta da The Pew Charitable Trusts, una organizzazione non governativa (ONG) indipendente no profit, fondata nel 1948, con un patrimonio di oltre 5 miliardi di dollari. Nonché da National Geographic Society (NGS), una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative no profit al mondo, la cui sede si trova a Washington, negli Stati Uniti. Intervenuta anche la fotografa e biologa Cristina Mittermeier (autrice dello scatto che pubblichiamo), il coordinatore UNEP (Regional Office for Europe) Mahir Aliyev e l`esploratore russo Artur Chilingarov.

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In coincidenza con l`evento, c`è stata anche un`esibizione, particolarmente suggestiva del lavoro di Nicklen come fotografo e National Geographic Fellow. Uno dei suoi scatti più noti e suggestivi fu quello di un orso bianco impegnato a saltare tra quel poco di ghiaccio rimasto, e comunque in via di dissolvimento. Il biologo ha inoltre prodotto 20 storie per National Geographic Magazine. Il suo lavoro si concentra sul delicato rapporto tra ecosistemi sani e fauna selvatica marina e la sua nicchia di lavoro preferita sono ambienti polari. Tra le sue storie più note, “Yukon Gold Fever” (National Geographic, febbraio 2014), dove si racconta la corsa a sfruttare le risorse eccezionalmente ricche del Wild West canadese – oro, zinco, rame e altro – che hanno portato prosperità in un angolo del continente un tempo abbandonato. Ma il boom ha messo in evidenza una crescente tensione tra coloro che avrebbero mantenuto ininterrottamente l`ultima grande regione selvaggia del Nord America e coloro i cui successi dipendono dalle miniere. La cena si è tenuta a Mosca non per caso. Se ne parla poco, ma mentre molte grandi potenze si stanno sfilando da alcuni impegni ambientali, i russi non vengono meno. “La Russia sta assumendo un ruolo di leadership globale nel guidare il cambiamento”, dice Nicklen.

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Di recente, proprio alla vigilia della vittoria di Donald Trump alla Casa Bianca, gli ambientalisti hanno messo “l`area protetta marina del Mare di Ross è un grande passo avanti negli sforzi globali di conservazione. È un corpo d`acqua condiviso e il fatto che una comunità globale si riunisca e decida di proteggerlo, perché si rende conto del suo valore, è una vittoria importante. Inoltre, il Mare di Ross non è sotto l`attenzione della maggior parte delle persone al mondo. Sono quindi orgoglioso che la combinazione di racconti visivi e scienza siano stati strumenti efficaci per creare questa zona protetta marina”. Il 28 ottobre 2016 la Commissione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide (CCAMLR), formata da 24 nazioni e l`Unione europea, dopo 5 anni di trattative, ha raggiunto un`intesa per l`istituzione nel Mare di Ross di una riserva marina di 1,55 milioni di chilometri quadrati: una superficie estesa quanto Francia e Spagna insieme e la più estesa mai realizzata. L`accordo, firmato a Hobart, in Australia, prevede l`istituzione di un`area nella quale vi sarà un divieto assoluto di pesca della dimensione di 1,1 milioni, e di un`altra area in cui sarà consentita solo a scopo di ricerca. L`area protetta sarà attiva a decorrere dal dicembre 2017 per la durata di 35 anni. In Russia, tra i più convinti sostenitori delle politiche ambientali, oltre allo stesso Vladimir Putin che ha partecipato a numerose iniziative a difesa dell’ambiente e degli animali, compaiono il campionissimo di hockey e deputato Slava Fetisov e uno dei più stretti collaboratori di Putin, Sergey Ivanov ai quali è stata consegnata anche una menzione per il Mare di Ross. Nel corso della serata National Geographic Society è stato mostrato un documentario unico girato in Antartide.

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