M5S e la Vancheri d’accordo: nessun euro senza certificare affidabilità Grifa

18 novembre 2014

Tutti i dubbi su Grifa, la società disposta a costruire auto ibride a Termini Imerese nell’ex fabbrica della Fiat, restano in piedi. Dopo l’audizione in commissione attività produttive all’Ars restano intatte tutte le perplessità del Movimento 5 Stelle sulla società che dovrebbe assicurare il dopo Fiat a Termini Imerese. “L’assessore Vancheri – dice il deputato nazionale Riccardo Nuti, che ha partecipato alla seduta – non ha per nulla risposto alla nostra domanda sulla studiata lentezza del progetto, volta evidentemente a perdere tempo solo per mettere in moto la cassa integrazione. Se si vogliono aiutare i lavoratori lo si faccia in altri modi, ad esempio inserendo in finanziaria il reddito di cittadinanza, magari partendo da coloro che hanno perso il lavoro. Non si può, però, pensare alla cassa integrazione per un progetto che non esiste”. “Nessuno – continua Nuti – fra assessore e sindacati ha saputo rispondere alla domanda perché, alla luce dei progetti non sostenibili di questi anni, non sia stata imposta la verifica della solidità finanziaria prima dei tavoli, durati mesi”.

Il Movimento concorda con l’assessore Vancheri su un punto: “Non erogare nemmeno un euro finché non sarà verificata l’affidabilità del progetto e la solidità di Grifa”. Sul tavolo della commissione Attività produttive anche la questione trivelle che secondo i Cinquestelle “l’assessore Vancheri ha cercato di minimizzare. Ha sminuito – aggiunge la deputata siciliana del M5S Angela Foti – la portata dell’accordo sottoscritto nei giorni scorsi a dispetto di quanto scritto con chiarezza nel verbale. L’assessore è stato poco convinto e poco convincente, soprattutto quando ha affermato che non c’è automatismo tra ricerca e trivellazione, cosa invece prevista dall’articolo 38”.

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