Manovra, fatto accordo tecnico con l’Europa ma Conte invoca prudenza

Manovra, fatto accordo tecnico con l’Europa ma Conte invoca prudenza
19 dicembre 2018

La manovra dovrebbe passare il vaglio dell’Unione europea ed essere varata senza l’avvio di una procedura d’infrazione. In serata fonti del Ministero dell’economia hanno annunciato che è stata trovata un’intesa con Bruxelles sulla legge di bilancio, pur precisando che si tratta di un accordo “informale” e a livello “tecnico”. Non a caso da Palazzo Chigi arginano via XX Settembre: fino all’ultimo serve “prudenza”, frenano. Infatti, l’accordo sulla manovra con Bruxelles verrà ufficializzato solo oggi alle 12 al Senato dal premier, Giuseppe Conte, dopo la riunione della Commissione convocata in mattinata per il via libera.

E’ stato decisivo il colloquio telefonico con Valdis Dombrovskis, vice-presidente della Commissione europea dal 2014 ed esponente dei ‘falchi’. I contatti tra il premier Giuseppe Conte, il guardiano dei conti europei e il commissario Ue agli Affari economici Pierre Moscovici, hanno spianato la strada all’accordo ‘tecnico’ tra Roma e Bruxelles. Crescita all’1%, rapporto del deficit/Pil confermato al 2,04%. Mancava un miliardo all’appello, poi le posizioni si sono avvicinate ulteriormente. Palazzo Chigi e’ prudente: “Ci sono state solo comunicazioni verbali da parte dei commissari Moscovici e Dombrovskis, ma – hanno sottolineato fonti dell’esecutivo – non c’e’ ancora la comunicazione ufficiale da parte della Commissione europea. Ed ancora: “occorre attendere che si completi la procedura per poter considerare definitivamente conclusa la negoziazione”.

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A stretto giro di posta fonti di Palazzo Chigi hanno invitato però alla prudenza sottolineando che la riservatezza è essenziale anche nell`ultimo tratto del negoziato. Dallo staff del premier, Giuseppe Conte, trapela comunque ottimismo e si giudica ragionevole la previsione di un esito positivo della trattativa, utile ad evitare la procedura d’infrazione. Ottimismo espresso per primo stamattina dal commissario agli Affari economici Pierre Moscovici: “Lavoriamo alacremente per fare in modo che l’Italia possa condurre le politiche che ritiene rispettando le regole europee – aveva detto – e ho buone speranze che ci riusciamo”. La conclusione del negoziato dovrebbe finalmente sbloccare i lavori parlamentari della legge di bilancio, sostanzialmente ferma al Senato da venerdì scorso dopo il via libera in prima lettura della Camera. Finora la Commissione bilancio di Palazzo Madama non ha nemmeno iniziato a votare gli emendamenti continuando a sconvocarsi in attesa dell’esito delle trattative con l’Unione europea.

Nel frattempo sono arrivati i pacchetti di emendamenti dei relatori e quelli del governo, 39 complessivamente, con le misure sulle quali è stata trovata un’intesa nella maggioranza. Tra queste il contestatissimo sistema di bonus malus per le emissioni auto che è stato profondamente rivisto e arricchito con incentivi per le postazioni di ricarica nei condomini. Arrivati anche, tra l’altro, una riforma del servizio Ncc che ha scatenato forti proteste della categoria, un taglio premi Inail per 1,5 miliardi, uno scudo anti spread per le Bcc, contributi della Cdp per anticipare i pagamenti della Pa, una stretta sulle partite trasmesse abusivamente in streaming e fondi per le piccole opere dei comuni. Le frasi di Moscovici sono state accolte positivamente da Matteo Salvini: “Meglio tardi che mai. Mi fa piacere”. Il ministro dell’Interno esprime “grande soddisfazione per il risultato raggiunto, per i miglioramenti inseriti ascoltando categorie e associazioni. Finalmente – dice – da gennaio la Manovra diventano soldi veri per aiutare milioni di italiani”. Esulta ance Luigi Di Maio: “Portiamo a casa la Manovra senza tradire le promesse e senza infrazione”.

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‘Quota 100’ “partira’ da febbraio”, mentre il reddito di cittadinanza “prendera’ il via il mese successivo, a marzo”, ha spiegato il ministro dello Sviluppo e del Lavoro, “poiche’ partono un po’ dopo, costeranno un po’ di meno”. M5s e Lega hanno accettato le modifiche. Come detto, oggi alle 12 sara’ il presidente del Consiglio  ad illustrare al Senato i contenuti della nuova legge di bilancio. Il lavoro in commissione riprendera’ dopo l’informativa del Capo del governo e dovrebbe concludersi venerdi’ 21. Poi il testo andra’ in Aula. Le modifiche su reddito di cittadinanza e ‘quota cento’ dovrebbero arrivare con un maxiemendamento o con due dl separati da approvare in Cdm tra Natale e Capodanno (la data potrebbe essere quella del 28 dicembre).

Nel frattempo proprio per il prolungarsi dei lavori in Parlamento e’ stata rinviata la conferenza stampa di fine anno. Anche oggi e’ continuata la moral suasion di Sergio Mattarella affinche’ si giunga a una soluzione positiva della trattativa con Bruxelles. Una moral suasion, a Roma come a Bruxelles, compiuta soprattutto tramite i contatti con il premier Conte. Ovviamente il presidente della Repubblica tiene i fili del dialogo anche con diversi altri esponenti di governo ma il focus principale e’ quello tra Colle e palazzo Chigi. Il Capo dello Stato si informa anche dei tempi dell’esame parlamentare della Manovra anche se per ora non si intromette in questi dettagli che attengono ai rapporti tra governo e Parlamento.

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