Mara Venier furiosa, bufera alla RAI: terremoto Domenica In, protesta coi vertici e minacce
Mara Venier - (video) - IlFogliettone.it
Polemiche e assenze, palinsesti Rai tra tensioni e annunci attesi. Mara Venier pronta a disertare un evento importante
L’appuntamento ufficiale per la presentazione dei palinsesti Rai 2025-26 si è caricato di grande attesa ma anche di tensioni inaspettate. La rete di Stato, come ogni anno, raduna a Napoli i suoi volti più rappresentativi per annunciare le novità della stagione. Tuttavia, stavolta l’evento è stato preceduto da polemiche che hanno messo in luce crepe tra alcuni conduttori e i vertici di viale Mazzini. L’occasione, che dovrebbe celebrare il futuro della televisione pubblica, si sta invece trasformando in un campo minato di dissensi e proteste.
Ad aprire le danze della polemica, come si legge su Tvblog, è stato lo scontro tra la dirigenza Rai e Sigfrido Ranucci, volto storico e direttore di Report. Il taglio di quattro puntate al programma d’inchiesta ha generato un’ondata di indignazione, non solo nella redazione ma anche tra i telespettatori più affezionati. Ranucci ha difeso a spada tratta il valore del format, uno dei pochi ancora capaci di affrontare temi scomodi con rigore giornalistico. Il ridimensionamento della trasmissione è stato percepito da molti come un segnale preoccupante rispetto alla libertà d’informazione in Rai.
Alle tensioni legate all’informazione si è aggiunto il malcontento di Mara Venier, altro pilastro della programmazione Rai. La conduttrice avrebbe minacciato di non presenziare all’evento a Napoli, irritata da alcune decisioni assunte senza il suo consenso. In particolare, Venier avrebbe espresso disappunto per il cambio dell’autore e del capo progetto di Domenica In, scelte operate dalla dirigenza senza consultarla, nonostante la sua lunga esperienza e l’apporto determinante al successo della trasmissione.
Il malumore di Mara Venier appare ancora più significativo se si considera che Domenica In festeggerà nella prossima stagione il 50° anniversario. Dopo un momento di riflessione, la conduttrice aveva deciso di restare al timone del programma, anche grazie alle rassicurazioni ricevute dai dirigenti. Si era parlato di una formula più corale, con Venier affiancata da Gabriele Corsi, per alleggerirne il carico di responsabilità. Ora però, le modifiche imposte senza preavviso rischiano di incrinare nuovamente il suo rapporto con la rete.
Nek dice no, Corsi confermato
Tra le novità della prossima stagione, era circolato anche il nome del cantante Nek come possibile co-conduttore di Domenica In. Tuttavia, l’artista avrebbe preferito declinare l’invito, scegliendo di dedicarsi a un progetto itinerante in giro per l’Italia. Resta invece confermata la presenza di Gabriele Corsi, volto molto apprezzato dal pubblico e pronto a portare nuova linfa all’amato contenitore domenicale. La combinazione con Venier promette una stagione ricca di cambiamenti, ma la tensione attuale rischia di minarne la partenza.
Anche Antonella Clerici, storica conduttrice di È sempre mezzogiorno, non prenderà parte alla presentazione dei palinsesti. Secondo indiscrezioni, la sua scelta sarebbe legata alla collocazione di The Voice nella serata del sabato, giorno che la Clerici ritiene inadeguato per il format. Pur senza dichiarazioni ufficiali, la sua assenza è interpretata come un gesto di disapprovazione nei confronti delle strategie editoriali della Rai. Un altro campanello d’allarme per la rete, che sembra aver scontentato anche uno dei suoi volti più solidi.
Il peso delle decisioni unilaterali
Quel che emerge da questo scenario turbolento è un malcontento diffuso per modalità decisionali percepite come verticistiche. Conduttori di lungo corso, che hanno contribuito al prestigio e agli ascolti della Rai, lamentano scarsa considerazione e poca trasparenza nei cambi di rotta. Se l’evento di Napoli nasce per celebrare una nuova stagione televisiva, rischia invece di diventare il simbolo di un’incomunicabilità crescente tra chi decide e chi porta avanti i programmi.
Al momento, la situazione resta fluida. Mancano poche ore all’evento e solo gli annunci ufficiali potranno confermare o smentire le indiscrezioni circolate. Il pubblico, nel frattempo, osserva con attenzione l’evolversi dei rapporti tra i grandi protagonisti della Rai e la sua dirigenza. In gioco non c’è solo la composizione di un palinsesto, ma l’equilibrio stesso di una rete che, per rimanere centrale nella vita del Paese, dovrà trovare un linguaggio condiviso tra gestione e talento.