Mattarella dal Papa, dopo anni un cattolico in Vaticano. Primo incontro istituzionale tra i due capi di Stato

Mattarella dal Papa, dopo anni un cattolico in Vaticano. Primo incontro istituzionale tra i due capi di Stato
18 aprile 2015

di Enzo Marino

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, compirà oggi la visita di Stato da Papa Francesco. Il primo incontro istituzionale tra il nuovo capo dello Stato italiano (che sarà accompagnato, oltre che dalla delegazione ufficiale, dalla figlia Laura e da cinque nipoti) e il Pontefice. Un incontro che assume – al di là degli aspetti formali e di quelli che saranno i contenuti del colloquio, previsto per le 10 nella sala Tronetto del palazzo vaticano – una fisionomia particolare. È dai tempi di Oscar Luigi Scalfaro che non sale al Quirinale (e incontra di conseguenza il Papa) un presidente cattolico. Certo, Carlo Azeglio Ciampi (il successore di Scalfaro) è un cattolico ma, se vogliamo, lo è privatamente. E poi a lui è succeduto per nove anni l’ex comunista, e non certo cattolico, Giorgio Napolitano. Ora al Colle c’è Sergio Mattarella. Un cattolico a tutto tondo, con la famiglia cresciuta nell’Azione cattolica e all’ombra della Chiesa. Senza alcun dubbio si presenterà da Papa Bergoglio come il presidente di uno Stato laico che incontra un altro capo di Stato. Ma l’incontro è in Vaticano ed avviene fra due cattolici. Anche se certamente la fede che caratterizza la figura di Mattarella sicuramente non farà mai velo alla sua funzione istituzionale.

Nel suo discorso fatto in occasione del giuramento davanti le Camere Mattarella mise ben in chiaro quelli che sono i suoi riferimenti. Innanzitutto ha citato papa Bergoglio concordando con lui nella condanna del fenomeno della corruzione. Ma poi ha detto chiaramente, facendo riferimento alle violenze nel nome della religione, che questo “sembrava un capitolo chiuso della storia. Ora va ombattuto e condannato chi strumentalizza ai fini di dominio il proprio credo, violando il diritto fondamentale della libertà religiosa”. Certamente nel corso dell’incontro il presidente della Repubblica e il Papa discuteranno di aree di interesse comune quali il problema della povertà e degli emarginati, il tema dei profughi nel Mediterraneo, la questione della libertà religiosa e della persecuzione dei cristiani, del sostegno alla famiglia. Essendo il primo incontro fra i due, viene però messo in evidenza nel corso di un btiefing alla stamp al Quirinale, di fatto sarà una conversazione senza agenda e senza temi definiti.

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In sostanza quello di oggi sarà il primo incontro per stabilire dei rapporti personali ed è facile prevedere che, proprio per questa caratteristica, non necessariamente saranno trattati temi particolari. Non c’è dubbio però che tra il capo dello Stato e il Pontefice si farà una carrellata delle questioni di rilievo sul tappeto che poi, come di consuetudine, verranno magari affrontate nello specifico nel successivo incontro che Mattarella avrà, nell’ambito della visita, con il segretario di Stato Pietro Parolin. A quanto viene riferito nel corso del briefing, Bergoglio ha improntato l’incontro seguendo il tratto della semplicità e della semplificazione. Innanzitutto il presidente della Repubblica e la delegazione al seguito (dal ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, ai consiglieri del presidente della Repubblica) non saranno vestiti come da protocollo in frac. Mattarella dal canto suo – e questa è evidentemente la suavoglia di apparire un presidente ‘normale’ in ogni occasione – sarà accompagnato dalla figlia Laura e da cinque nipoti (Manfredi, Maria Chiara e Costanza Comella, e Sergio e Piergiorgio).

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