Mattarella esaurito compito, ora palla a governo

Mattarella esaurito compito, ora palla a governo
Sergio Mattarella
22 ottobre 2022

Questa mattina al Quirinale è nato il governo di Giorgia Meloni. Il giuramento si è svolto in un clima disteso, per alcuni neo ministri con l’eccitazione tipica di un primo giorno di scuola. Una cerimonia, nel Salone delle Feste al Quirinale gremito fino all’inverosimile di giornalisti, che ha visto i 24 ministri giurare uno dopo l’altro dopo il premier Giorgia Meloni, davanti ai propri familiari e ai tanti figli, a cominciare da Ginevra, figlia del presidente di Fratelli d’Italia. La sensazione è quella – dopo le frizioni tra alleati nate nelle scorse settimane prima dalle posizioni assunte su ruoli di governo da Matteo Salvini e poi dalle frasi pro Putin pronunciate da Silvio Berlusconi – di un grande sospiro di sollievo.

Molta allegria e disincanto, anche se non può sfuggire la consapevolezza tra le forze che compongono la maggioranza che il rischio di problemi, di scontri, di incomprensioni rimangono dietro l’angolo. Ma oggi è un giorno di festa, come sempre in questa occasione. Con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella consapevole di avere svolto fino in fondo il suo ruolo, come da Costituzione. Ha lavorato senza avere dubbi, sia pure davanti agli scontri fra alleati che negli ultimi giorni gli si sono parati davanti, per la nascita di un governo secondo le indicazioni arrivate dalle urne il 25 settembre: una maggioranza nettamente vittoriosa di centrodestra. Ha evidentemente valutato il presidente della Repubblica, nel corso delle rapide consultazioni svolte (ma avendo avuto anche scambi di vedute nelle scorse settimane con quella che fino a ieri era la premier in pectore), se ci fosse una maggioranza parlamentare in grado di sostenere il nascente governo.

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E soprattutto se la linea politica del nostro Paese rimanesse ancorata in politica estera alla linea atlantista e europeista, oltre che essere capace di lavorare per risolvere i grandi problemi economici e sociali che stanno attraversando il Paese. Le indicazioni ricevute da FdI, Fi, Lega e Noi Moderati sono state in tutta evidenza tali da poter dare senza alcun dubbio e rapidamente l’incarico a Giorgia Meloni. Con l’accettazione senza riserva e la contemporanea presentazione della lista dei ministri. Ora – con alla base quella che si definisce una leale collaborazione istituzionale – la palla passa al governo, provvisto della sua maggioranza parlamentare.

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