Mattarella: pace urgente e necessaria per ridare libertà a ucraini

Mattarella: pace urgente e necessaria per ridare libertà a ucraini
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella
10 ottobre 2022

Quella in corso tra Russia e Ucraina è una “guerra sciagurata”, scatenata da Mosca. Una guerra in cui “l’Europa è un bersaglio”. A questo punto, davanti a quella che sembra essere una escalation del conflitto “la pace è urgente e necessaria”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel corso della cerimonia al Quirinale della consegna delle onorificenze dell’Ordine “Al Merito del Lavoro” ai Cavalieri nominati il 2 giugno 2022. Il capo dello Stato, rimanendo sui temi di attualità, ha affrontato anche la crisi energetica e il Pnrr, ricordando che l’Europa “ha puntato sull’Italia” e per questo si deve andare avanti con il Piano rispettando tempi e impegni. “Una guerra sciagurata – ha sottolineato – che la Federazione Russa ha scatenato arrogandosi un inaccettabile diritto di aggressione” e che “lascia ogni giorno una scia di morte, di distruzione, di odio, che inquina anche ogni campo delle attività civili e delle relazioni”.

La via per costruire la pace, ha sostenuto Mattarella, “passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino”. Mattarella non ha dubbi, “l’Europa è un bersaglio di questa guerra. Ne sono sfidati i principi di civiltà, i valori che si sono affermati come risposta dei popoli alla barbarie della Seconda guerra mondiale e delle dittature che l’hanno provocata. Anche per questo l’Europa ha il dovere di una risposta unitaria e coerente”. Di fronte a questo scenario “l’Unione europea deve trovare una soluzione unitaria per fermare l’impennata dei prezzi dell’energia causata dalla crisi ucraina”. Certo, “vediamo che la nostra Europa fatica a esprimere una politica di solidarietà e di coesione sulle conseguenze economiche e sociali di questa guerra. Assistiamo a un’impennata dei prezzi dell’energia che è attribuibile solo in parte a scarsità di approvvigionamenti, ma trova radice in azioni speculative che minacciano la vita di migliaia di aziende e mettono in allarme tantissime famiglie. A questo va posto rimedio”.

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Il capo dello Stato ha avvertito che le conseguenze di un mancato intervento potrebbero essere gravi, con “rischi di emarginazione sociale, di recessione, di inflazione, con impoverimento della base produttiva del Paese”. Le ragioni del mercato dell’energia, ha aggiunto, “sembrano creare ostacoli, ma la responsabilità delle istituzioni è esattamente quella di rimuoverli. Solo l’Unione Europea ha la forza per farlo, intervenendo sugli automatismi dei prezzi, sui rialzi spropositati, sulle speculazioni intollerabili a danno dei cittadini: imprese e famiglie vanno protette nelle fasi più acute della crisi perché diversamente si pregiudica il domani”. L’Europa, ha poi ricordato Mattarella affrontando il tema del Pnrr, “ha puntato sull’Italia, alla quale è stato accordato il pacchetto finanziario più consistente nel finanziamento ai Piani nazionali di ripresa e resilienza. Non possiamo perdere questa sfida. È stato compiuto il primo tratto del percorso, si deve proseguire rispettando tempi e impegni”. Il capo dello Stato ha avvertito: “Non possiamo dissipare questa opportunità di rinnovamento e sviluppo, utile per correggere storture antiche e accelerare le necessarie correzioni strutturali alla nostra economia. Ne va, anche, del nostro ruolo in Europa, che deve essere trainante”.

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