Molti medici fanno l’eutanasia, incivile che sia vietato

Molti medici fanno l’eutanasia, incivile che sia vietato
24 novembre 2014

L’oncologo Umberto Veronesi è favorevole all’introduzione di una legge che permetta anche in Italia l’eutanasia, che “molti medici” oggi comunque praticano nella clandestinità. “Oggi la magistratura riesce a correggere ciò che il legislatore ha malamente costruito, ma non sempre ci riesce – dice Veronesi -. Al malato terminale che negli ultimi giorni di vita con dolori violentissimi chiede l’iniezione per morire serenamente viene negata e se il medico la fa può essere accusato di omicidio. Ma molti la fanno – evidenzia – è un movimento sott’acqua che lavora in maniera clandestina. Tutti parlano di una soluzione, ma al povero Monicelli, che aveva chiesto ripetutamente in ospedale una puntura letale per un trapasso dolce, è stata negata e si è buttato dalla finestra. Questa è civiltà?”

Quanto al Modello da proporre, l’oncologo suggerisce quello dei Paesi Bassi. “Ho vissuto molto bene l’esperienza olandese favorevole a far terminare la vita con un momento indolore. Naturalmente l’eutanasia deve essere volontaria. In Olanda la legge non è superficiale, ma molto severa, il suicidio asssistito è punito e l’eutanasia è una deroga che si ha di fronte a un malato con buone condizioni di facoltà mentali, in fin di vita, con forti dolori e che chiede ripetutamente iniezioni. Viene concessa eventualmente dopo la riunione di tre esperti. Ci sono diecimila persone che ogni anno la chiedono  – conclude – e solo tremila che riescono. Ogni persona ha diritto di autodeterminarsi”.

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