Mostre, 100 opere di Bellotto e Canaletto alle Gallerie d’Italia

Mostre, 100 opere di Bellotto e Canaletto alle Gallerie d’Italia
25 novembre 2016

Con 100 opere di Bernardo Bellotto e di Antonio Canal detto il Canaletto, tra dipinti, 14 disegni, e 14 incisioni, le Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo celebrano i due grandi artisti. Con una mostra nella sede di Piazza Scala, dal titolo “Lo stupore e la luce”, danno vita al primo progetto espositivo che Milano dedica al genio pittorico e all’intelligenza creativa di due artisti di spicco del Settecento europeo: il Canaletto (Venezia 1697-1768) e suo nipote Bernardo Bellotto (Venezia 1722-Varsavia 1780). La mostra, aperta al pubblico dal 25 novembre al 5 marzo 2017, è organizzata da Intesa Sanpaolo con la curatela di Bozena Anna Kowalczyk e il coordinamento di Gianfranco Brunelli in partnership con alcuni tra i più importanti musei europei che conservano le opere dei due artisti: la Gemaldegalerie Alte Meister di Dresda, lo Zamek Krolewski di Varsavia nonché il Castello Sforzesco di Milano.

Il percorso espositivo intende illustrare uno dei più affascinanti episodi della pittura europea, il vedutismo veneziano, attraverso l’opera dei due artisti che, legati da vincolo di parentela, seppero trasformare questo peculiare genere nella corrente d’avanguardia che tanto caratterizzò il Settecento. Bellotto e Canaletto, pittori dotati di un talento che supera di molto quello dei vedutisti che li hanno preceduti, portano questo genere artistico al massimo livello. Molte le ragioni che rendono imperdibile questa mostra. E’ un’occasione unica per poter ammirare raccolti uno accanto all’altro tanti capolavori di Bellotto, altrimenti conservati in istituzioni e dimore private distribuite in tre continenti. Un terzo delle opere, in particolare degli esordi del più giovane vedutista, è esposto in Italia per la prima volta. Soprattutto la mostra è stata l’occasione per puntualizzare la complessa vicenda attributiva dei due pittori che ha appassionato gli studiosi di arte veneta negli ultimi decenni, con vari ritrovamenti eccezionali ricondotti alla mano di Bellotto e mai esposti al pubblico. Fra le opere mai esposte in Italia, da segnalare la prima delle tre versioni della Fantasia architettonica con autoritratto di Bellotto, venduto pochi mesi fa da un noto antiquario newyorchese all’Agnes Etherington Art Centre Queen’s University. Per Giovanni Bazoli, Presidente Emerito di Intesa Sanpaolo “la mostra illustra l’apporto originale di Bellotto, nipote e allievo del Canaletto, alla pittura europea del Settecento, mettendo a confronto la sua produzione giovanile con quella dello zio ed evidenziando le loro differenti interpretazioni delle vedute delle capitali italiane ed europee.”

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