Natale blindati nel proprio comune. Capodanno coprifuoco fino alle 7, no cenoni in hotel

Natale blindati nel proprio comune. Capodanno coprifuoco fino alle 7, no cenoni in hotel
3 dicembre 2020

Sarà un Natale “blindato” nel proprio Comune, per evitare di vanificare gli sforzi fatti nelle ultime settimane che hanno portato a una frenata di contagi da coronavirus in Italia e scongiurare una terza ondata. Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge che estende il limite massimo di vigenza dei Dpcm attuativi delle norme emergenziali, portandolo da trenta a cinquanta giorni in modo da coprire le festività e stabilire delle regole indipendentemente dal colore delle Regioni.

Passa la linea dura: dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021 vietati gli spostamenti tra Regioni, anche quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano, ad eccezione di spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Ma il 25, il 26 e il primo gennaio saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, salvo le stesse eccezioni. Sarà però sempre possibile rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione; ma vietato, dal 21 dicembre al 6 gennaio 2021, spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre e il primo gennaio, inoltre, il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio. Ora si attende il confronto con le Regioni che si preannuncia molto acceso.

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BOZZA DPCM

A partire dal 7 gennaio scatterà il ritorno in classe al 50% per gli studenti delle scuole superiori. Lo prevede la Bozza del nuovo Dpcm che sarà in vigore a partire da domani fino al 15 gennaio. “Le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado – si legge nella bozza – adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica in modo che il 100 per cento delle attività sia svolta tramite il ricorso alla didattica digitale integrata e che, a decorrere dal 7 gennaio 2021, al 50 per cento della popolazione studentesca sia garantita l’attività didattica in presenza”. “Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza” per gli alunni con disabilità o con bisogni educativi. Confermata la didattica in presenza, come avviene attualmente, per le scuole dell’infanzia e per il primo ciclo di istruzione – le elementari e la prima media – ma, novità, anche gli alunni di seconda e terza media rientreranno in classe con l’adozione di mascherine e norme di comportamento anti-Covid.

A Capodanno ci sarà il coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. La bozza conferma il divieto dopo le ore 18 di consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico mentre resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano alloggiati. Ma, attenzione, questo non vale per i cenoni di Capodanno in hotel: dalle 18 del 31 dicembre fino alle 7 del 1° gennaio “la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera”.

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Gli impianti sciistici saranno aperti agli sciatori amatoriali a partire dal 7 gennaio, rispettando sempre le norme anticontagio ed evitando gli assembramenti. “Sono chiusi – si legge nella bozza – gli impianti nei comprensori sciistici; gli stessi possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale… per permettere la preparazione finalizzata allo svolgimento di competizioni sportive nazionali e internazionali o lo svolgimento di tali competizioni. Dal 7 gennaio 2021, gli impianti sono aperti, agli sciatori amatoriali”. Niente crociere, sia nelle navi passeggeri italiane che in quelle estere, dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021.

La bozza del Dpcm che il premier Giuseppe Conte firmerà in giornata conferma il divieto di spostamenti tra le regioni tra il 21 dicembre e il 6 gennaio e nelle giornate del 25 e 26 dicembre e 1 gennaio anche quelli tra Comuni “salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. “Ai sensi dell`articolo 1, comma 2, del decreto-legge 2 dicembre 2020, n.158, dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è vietato, nell`ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato altresì ogni spostamento tra comuni”, si legge nel testo. “È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione o Provincia autonoma e, nelle giornate del 25 e 26 dicembre 2020 e del 1°gennaio 2021, anche ubicate in altro Comune, ai quali si applicano i predetti divieti”.

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