Neonata morta. Ginecologi: Sicilia applichi Piano punti nascita

Neonata morta. Ginecologi: Sicilia applichi Piano punti nascita
14 febbraio 2015

“La polemica in atto tra la Regione Siciliana e il Governo sull’accreditamento delle strutture neonatali dell’isola, si deve inquadrare in una situazione che i ginecologi italiani denunciano da tempo e che li porto’ anche a fare il loro primo e unico sciopero nazionale nel 2013: ancora oggi a distanza di cinque anni dalla sua ratifica il Piano nazionale Punti nascita per la messa in sicurezza delle strutture neonatali italiane stenta ad essere applicato in tutte le Regioni”.

Cosi’ il Professor Vito Trojano, presidente nazionale dell’Associazione ostetrici e ginecologi italiani che sottolinea come “la situazione siciliana in questo senso e’ ancora carente, cosi’ come purtroppo anche in altre realta’ italiane, e duole dirlo, ma la responsabilita’ del ritardo nell’applicazione degli standard dotazionali e strutturali dei punti nascita siciliani dipende unicamente dalla Regione che deve prendere in mano la situazione e verificare, struttura per struttura, l’aderenza a quanto previsto dagli standard nazionali che, lo ricordo, sono prima di tutto finalizzati alla sicurezza della madre e del nascituro”. “Standard precisi- conclude Trojano- che contemplano cosa si puo’ e non si puo’ fare, dalla chiusura di quelli troppo piccoli, alla guardia ginecologica e pediatrica attiva h24, ad un numero sufficiente di ostetriche nei reparti”.

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