Non c’è un euro e la sede rischia di chiudere. Raciti, ce la faremo

16 giugno 2014

In merito all’annunciata chiusura della sede regionale del Pd di Palermo, interviene il segretario del partito di Renzi in Sicilia. “Voglio precisare che innanzitutto la sede del partito non e’ chiusa, come erroneamente riportate – dice Fausto Raciti – tant’e’ che domani sara’ regolarmente presente personale di segreteria. La decisione dolorosa di procedere con la cassa integrazione era prevista, ed e’ stata presa dopo un ampio confronto con i dipendenti e le rappresentanze sindacali”. In sostanza, per il cuperliano “si tratta di una misura d’urgenza atta a tamponare una situazione complessa che si e’ venuta a creare nel tempo. Cio’ detto tutto il partito siciliano, io in primis come segretario regionale, e’ impegnato per risolvere al piu’ presto la vicenda e riassorbire quanto prima il personale, attivandosi da subito affinche’ i deputati regionali adempiano agli impegni economici necessari e gia’ concordati a favore del partito”.

Anche il deputato Democratico all’Ars, Giuseppe Lupo, propone una stretta sul versamento delle quote che ogni deputato siciliano si e’ impegnato a versare come contributo al partito. Lupo ha chiesto l’intervento della commissione regionale di garanzia del Pd per assicurare che gli eletti all’Ars versino la propria quota come stabilito dallo statuto per finanziare il partito, da giugno ridotte a mille euro al mese invece di millecinquecento com’e’ stato fino ad oggi.

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