Oggi il Pd querela Di Maio e Grillo. Cinquestelle: “Siamo alle comiche. #Querelacitutti!”

Oggi il Pd querela Di Maio e Grillo. Cinquestelle: “Siamo alle comiche. #Querelacitutti!”
4 aprile 2016

di Enzo Marino

renzi grilloFonti del Partito Democratico rendono noto che oggi rappresentanti del Pd saranno a Massa Carrara per denunciare Luigi Di Maio per le accuse di sabato e a Milano per denunciare Beppe Grillo per quanto scritto sul suo blog contro i Democratici. “Siamo convinti che Eni e Total abbiano pagato la campagna elettorale del Pd e lo dimostreremo”, tuonava Luigi Di Maio (M5s) parlando a Carrara. “Nei prossimi giorni – aveva etto – saremo in Basilicata dove si è consumato l’ennesimo scandalo italiano, e cercheremo prove e riscontri. Siamo nati chiedendo trasparenza e non sappiamo ad oggi chi finanzia i partiti al governo; come potete credere nei loro programmi se non sapete chi gli sta dietro?”. Intanto nel Partito Democratico sale la tensione per lo scandalo di Potenza che ha portato alle dimissioni l’ex ministro dello Sviluppo Federica Guidi. “Adesso basta, c’e’ un limite che i Cinque Stelle hanno superato. La loro nauseante campagna di menzogne raggiunge il culmine con le strumentalizzazioni di Di Maio a Carrara” sbottano i vice segretari del Pd, Deborah Serracchiani e Lorenzo Guerini. E lanciano una sfida a Di Maio: “Questo signore metta da parte l’immunita’ di cui si fa scudo e risponda in tribunale delle sue spregevoli, intollerabili bugie”.

I Cinquestelle non intendono incassare il colpo e alzano il tenore della polemica. “Siamo alle comiche. Il Bomba ha annunciato che querelera’ Beppe Grillo e il MoVimento 5 Stelle perche’ hanno osato dire cio’ che e’ sotto gli occhi di tutti, cioe’ che questo e’ un governo asservito alle lobby del petrolio e delle banche, invischiato in conflitti di interessi giganteschi, che fa leggi non per i cittadini, ma per garantire gli affari del compagno dell’ex ministro Guidi o per salvare la banca del padre della Boschi”. I 5 Stelle non mollano. “Il Bomba dovrebbe ricordarsi la storia di Mario Chiesa, il primo arrestato che diede inizio alla lunga serie di arresti di Mani Pulite: fu proprio una sua querela per diffamazione ad incastrarlo e a dare il via a Tangentopoli”, si legge in un post sul blog di Beppe Grillo, a firma ‘M5S Parlamento’. “Trivellopoli invece e’ appena iniziata. E ora #Querelacitutti!”, si legge ancora. “Il Presidente del Consiglio non eletto da nessuno, regista e artefice di tutto cio’, non digerisce – e’ ancora il blog di Grillo – che gli si dica chiaro e tondo che lui e la sua maggioranza sono complici di questo scempio. Vorrebbe tutti zitti e buoni mentre lui porta avanti politiche che fanno gli interessi dei petrolieri e inquinano l’ambiente”. Insomma, per i grillini al premier “non piace che qualcuno dica ‘sapevate tutto e quindi siete complici e collusi di cio’ che avvenuto’. Eppure i fatti di Trivellopoli sono chiarissimi: l’emendamento pro Total e’ stato smascherato per ben due volte dal M5S, prima alla Camera quando provarono a inserirlo nello Sblocca Italia e poi al Senato, quando il governo stesso lo infilo’ dentro la Legge di Stabilita’, blindandolo con il voto di fiducia. Anche in questa occasione Il M5S denuncio’ questo ennesimo colpo di mano in Aula”.

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