Paese per Paese, ecco com’è andato il voto nei 28 Stati membri

Paese per Paese, ecco com’è andato il voto nei 28 Stati membri
27 maggio 2019

Paese per Paese, ecco com’e’ andato il voto per le europee nei 28 Stati membri: GERMANIA (96 seggi) La Cdu-Csu (centrodestra) in testa con il 28,9% dei voti davanti ai Verdi (20,6%) e a Spd (centrosinistra) al 15,5%. FRANCIA (74 seggi) Il Rassemblement national lepenista e’ avanti al 24% rispetto alla lista di Macron Lrem che raccoglie il 22% e gli ecologisti di Eelv sono al 13%. Les Re’publicains (centrodestra) sono all’8%. ITALIA (73 seggi) La Leg e’ in testa ed e’ data oltre il 30%, davanti al Pd attorno al 23% e a M5s attorno al 21%. REGNO UNITO (73 seggi) Il Partito della Brexit di Nigel Farage in testa al 32% davanti ai liberaldemocratici e ai laburisti (entrambi al 19%).

I conservatori di Theresa May sono all’8%, i Verdi all’11%. SPAGNA (54 seggi) Il Partito socialista (Psoe) e’ dato al 33%, il Partito popolare al 20% e Ciudadanos (centristi) al 12%. Il partito di estrema destra Vox e’ al 6%. POLONIA (51 seggi) La lista nazionalista Diritto e giustizia e’ la prima forza con il 42% dei suffragi, davanti ai centristi (39%) e ai socialdemocratici (6%). ROMANIA (32 seggi) La lista conservatrice e’ al 26% alla pari con i socialdemocratici. Centristi al 24%. OLANDA (26 seggi) Laburisti (sinistra) in testa con il 18% davanti al Partito populare per la liberta’ e la democrazia (centro) con il 15% e i conservatori (12%). BELGIO (21 seggi) Il partito conservatore e’ in testa con il 13% davanti al partito d’estrema estra Vlaams Belang (11%) e il Partito socialista al 10,46%.

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GRECIA (21 seggi) PORTOGALLO (21 seggi) Il Partito socialista avanti con il 32% davanti ai social-democratici (22%) e al Blocco di sinistra al 10,5. REPUBBLICA CECA (21 seggi) Il partito di sinistra e’ avanti con il 27% davanti ai conservatori (14%) e al Partito dei pirati (13%). UNGHERIA (21 seggi) Il partito Fidesz del premier Viktor Orban ha stravuinto con il 52% contro 16% della Coalizione democratica (sinistra). Il partito centrista Momentum e’ al 10% davanti ai socialisti (7%) e al partito di estrema destra Jobbk (6%).

GRECIA Nuova democrazia (centrodestra) e’ al 33% davanti a Syriza (centrosinistra) al 24% e al Movimento per il cambiamento (7%). SVEZIA (20 seggi) Socialdemocratici primo partito al 25,%, davanti ai Moderati (conservatori) al 17%. L’estrema destra e’ al 17%, i Verdi al 9,5%. AUSTRIA (18 seggi) Il Partito popolare (destra) prima forza al 34% davanti ai socialdemocratici (23%) e al partito di estrema destra Fpo (17%). BULGARIA (17 seggi) Il partito conservatore e’ in testa con il 31% davanti al Partito socialista (24,33%) e al Movimento dei dirittie delle liberta’ (centro) al 13%.

DANIMARCA (13 seggi) I socialdemocratici arrivano primi con il 22,8% dei consensi, davanti ai centristi, fermi al 20,5% e la formazione di estrema destra, che supera appena il 13%. FINLANDIA (13 seggi) Vincitori sono i conservatori della Coalizione nazionale, anche se con il 20,7% risultano comunque in calo rispetto al 2014. A guadagnare di piu’ e’ la Lega verde, che con il 15,9% segna un risultato storico. Terzi, i socialdemocratici con il 14,7%, seguiti dall’ultradestra euroscettica dei Veri finlandesi, al 14%. SLOVACCHIA (13 seggi) Centristi primi con il 20,1% dei voti, davanti ai socialdemocratici, fermi al 15,7%, mentre il partito di estrema destra arriva al 12%. CROAZIA (11 seggi) Buona affermazione dei conservatori con il 23,04% a netta distanza dai socialisti fermi al 17,9%) e alla lista indipendente di Kolakusic (8,09%). IRLANDA (11 seggi) I conservatori di Fine Gael conquistano il 29%, staccando i centristi del Fianna Fail al 15% e l’Alleanza indipendente, anch’esssa al 15%. Stesso risultato per gli ecologisti, mentre la sinistra del Sinn Fein si ferma al 13%. LITUANIA (11 seggi) In testa ci sono i conservatori dell’Unione della patria con 17,41%, seguiti dai socialdemocratici al 16,9%. Il partito populista al potere l’Unione dei Verdi e Contadini lituani (Lvzs), e’ terzo al 13,5%.

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LETTONIA (8 seggi) Dimezzano i propri voti ma restano primo partito i conservatori del Partito dell’Unita’ con il 26% dei voti, secondi i socialdemocratici (17,5%), terzo il partito dell’estrema destra (16,4%). SLOVENIA (8 seggi) Vincitori delle Europee e’ il partito conservatore con il 26,4% dei voti, staccando di netto i socialdemocratici al 18,62%, mentre i centristi arrivano al 15,59%. CIPRO (6 seggi) I conservatori del Raduno democratico arrivano in testa, con il 31,8% dei consensi, staccando di quasi 6 punti il partito della sinistra Akel, al 26%, mentre i socialdemocratici arrivano al 11,9%. ESTONIA (6 seggi) Qui sono e’ il Partito Riformista a vincere, sia pur di un soffio: 21,7% contro il 21,5% conquistato dai socialdemocratici. Un’altra lista centrista segna il 18,6%. Contro ogni previsione, gli euroscettici di Ekre si devono accontentare del quarto posto, al 12%. LUSSEMBURGO (6 seggi) Liberali in vantaggio con il 21,44% dei voti, ma solo di strettissima misura rispetto ai conservatori cristiano-sociali del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker, che non superano 21,1%. Gli ambientalisti toccano il 18,91%. MALTA (6 seggi) I laburisti del premier Josef Muscat trionfano con il 55,9% dei voti, staccando di quasi 20 punti il partito nazionalista, che si ferma al 36,2%.

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