Papa: le armi circolano liberamente, gli aiuti ostacolati dalla burocrazia

Papa: le armi circolano liberamente, gli aiuti ostacolati dalla burocrazia
13 giugno 2016

La prima volta di un Papa al Programma Alimentare Mondiale (WFP), la più grande agenzia umanitaria che combatte la fame nel mondo. Il Pontefice è arrivato a bordo della consueta utilitaria, ha dapprima salutato i vertici dell’agenzia e poi si è rivolto ai membri del Consiglio d’Amministrazione del Programma Alimentare Mondiale, inaugurando la sessione annuale del 2016. “Sia chiaro: la mancanza di alimenti non è qualcosa di naturale, non è un dato né ovvio, né evidente. Che oggi, in pieno secolo ventunesimo, molte persone patiscano questo flagello, è dovuto a una egoista e cattiva distribuzione delle risorse, a una mercantilizzazione degli alimenti”.

“Mentre gli aiuti e i piani di sviluppo sono ostacolati da intricate e incomprensibili decisioni politiche, da forvianti visioni ideologiche o da insormontabili barriere doganali, le armi no – ha detto il Papa -. Non importa la loro provenienza, esse circolano, scusate l’aggettivo, con una spavalda e quasi assoluta libertà in tante parti del mondo”. E senza esplicitare i riferimenti alla cronaca di queste ore, Francesco ha definito questo fenomeno, con una punta di ironia, “strano e paradossale”. “In questo modo”, ha proseguito Francesco in un discorso in spagnolo, “a nutrirsi sono le guerre e non le persone. In alcuni casi, la fame stessa viene usata come arma di guerra. E le vittime si moltiplicano, perché il numero delle persone che muoiono di fame e sfinimento si aggiunge a quello dei combattenti che muoiono sul campo di battaglia e a quello dei molti civili caduti negli scontri e negli attentati. Siamo pienamente coscienti di questo, però lasciamo che la nostra coscienza si anestetizzi, e così la rendiamo insensibile”.

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Sulla storica visita, la direttrice esecutiva, Ertharin Cousin: “Nei nostri 50 anni di storia, è la prima volta che un Papa visita il World Food Programme. La presenza del Papa oggi qui sostiene la nostra lotta contro la fame nel mondo. Chiediamo a tutti gli stati membri di investire nel nostro lavoro e darci la possibilità di costruire quella volontà necessaria negli Stati per mettere fine alla fame”. Poi il colloquio privato del Pontefice con i vertici del Pam. “Abbiamo parlato di un sogno che condividiamo, io e lui: che metteremo fine alla fame nel mondo”. Ogni anno, il Pam assiste una media di 80 milioni di persone in circa 80 paesi. Nel 2015, sono stati 76,7 milioni le persone assistite a livello alimentare.

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