Parte il nuovo Psr. Si punta sull’innovazione e biologico

11 marzo 2014

Oltre 2,2 mld per i prossimi 7 anni. Bene ‘pacchetto giovani’ e aiuti per imprese vitivinicole. Tutte i fondi Ue spesi.

Valorizzare le aree rurali interne, spingere ancor più il biologico e il vino. Ma la vera scommessa dell’assessorato regionale alle Risorse agricole è la banda larga e il sostegno ai giovani imprenditori. In sostanza, è la road map tracciata dall’assessore regionale alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta (foto), per ridare linfa a un comparto, qual è quello dell’agricoltura, che nonostante la crisi, continua a rimanere il pilastro del Pil dell’Isola. Tuttavia, il comparto continua ad avere bisogno di tante risorse, ma soprattutto di una politica che parli in termini di programmazione e non di risorse a pioggia, come spesso accade. In tal senso, alcuni segnali si intravedono. Partendo proprio della banda larga. D’altronde, oggi è impensabile fare impresa senza internet, per dirne una. Immaginate un bed and breakfast dislocato in una particolare zona interna della Sicilia, e che non può collegarsi al web. O un’azienda agricola che, a tutt’oggi, per connettersi con il mondo intero, al fine di accrescere i propri clienti e di aprire nuovi mercati, deve mettere in atto una serie di alchimie. Niente immaginazione, purtroppo, perché questo scenario in Sicilia è realtà. Che, tradotto, vuol dire zavorrare ulteriormente l’economia. Da qui l’accesso veloce ad internet nelle aree rurali, avviato dall’assessorato. Un progetto di 23 milioni al fine azzerare il cosiddetto ‘Digital Divide’ nel territorio. Si scommette anche sulla filiera enologica per una maggiore qualità in vigna e in cantina, senza tralasciare la promozione dell’identità enologica. Su questo fronte sono stati messi a bando 20 milioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.

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Tra gli obiettivi, la diversificazione varietale con l’introduzione di vitigni miglioratori e la valorizzazione degli autoctoni di pregio; la ristrutturazione dei vigneti al fine di renderli parzialmente o totalmente meccanizzabili e la sostituzione della forma di allevamento a tendone con la forma a spalliera.In sintesi,si mira su una filiera verso una continua evoluzione della qualità in vigna e in cantina. “L’export è una chiave strategica fondamentale per la sostenibilità economica delle nostre imprese vitivinicole – afferma Cartabellotta -. Ma fin da subito abbiamo messo al centro dei nostri progetti la risorsa umana convinti che senza export manager competenti, un’approfondita conoscenza dei mercati e delle loro dinamiche, non saremmo riusciti a cogliere le opportunità provenienti dai mercati internazionali”. E, a proposito di risorse umane, molto gettonato è stato il cosiddetto ‘pacchetto giovani’, ovvero risorse messe a bando per creare nuova occupazione e soprattutto per dare dar vita a una nuova generazione di imprenditori. Le cifre fanno ben sperare. Già 1.760 nuovi giovani sono entrati nel mondo del lavoro. In totale sono 4.271 i progetti selezionati per un ammontare di 768 milioni. E finora ne sono stati finanziati 1.630. Intanto, a marzo dovrebbe partire il Psr 2014-2020. E le prime risorse saranno destinante al comparto dell’agricoltura biologica. Con il nuovo programma, il comparto può contare di 27 milioni di euro in più rispetto al Psr 2007-2013. In cifre, parliamo di 2,212 miliardi di euro. Una bella sommetta. Ultimo treno per la Sicilia. Il che vuol dire niente più soldi per alimentare clientele, come spesso accade, ma per dare vita a reali progetti di sviluppo per l’agricoltura.

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