Parte Sanremo: Fiorello don Matteo e il grido di Rula sulle donne

5 febbraio 2020

Lo show di Fiorello vestito da prete apre la settantesima edizione del Festival di Sanremo. Sul palco salgono 12 big e quattro nuove proposte. Amadeus si muove a suo agio sul difficile palco dell’Ariston, andando spesso a braccetto con l’amico di sempre Fiorello. L’omaggio di Tiziano Ferro a Modugno con “Nel blu dipinto di blu”, e poi le lacrime quando canta – emozionato – “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini. Standing ovation del pubblico per Al Bano e Romina Power, presentati dalla figlia Romina Carrisi, 33 anni dopo la loro esibizione proprio sul palco di Sanremo.

E poi il duro monologo contro la violenza sulle donne di Rula Jebreal, a fianco di Amadeus insieme a Diletta Leotta. Racconta, Jebreal, la sua storia. “Sono cresciuta in un orfanotrofio insieme a un centinaio di bambine. Ci raccontavano delle nostre madri, spesso stuprate, torturate e uccise. Mia mamma ha perso il suo ultimo treno quando io avevo 5 anni, si è suicidata, dandosi fuoco; mia mamma Nadia fu brutalizzata e stuprata due volte: a 13 anni, da un uomo che la conosceva. Le ferite sanguinano molto di più quando non si è creduto”, dice in lacrime. “Domani – ha concluso visibilmente commossa Jebreal – chiedetevi pure come era vestita Rula. Che non si chieda mai più a una donna che è stata stuprata come era vestita quella notte. Che non si chieda mai più. Mia madre Nadia ha avuto paura di quella domanda e non ce l’ha fatta. Noi non vogliamo essere più vittime, una quota”.

La kermesse nella città dei fiori inizia con lo show di Fiorello che indossa l’abito di Don Matteo. “Questa non è blasfemia, ma un abito di scena – ha precisato -. Indosso l’abito originale di don Matteo, uno dei pochi Matteo che funzionano in Italia”. “Io sarò al fianco di Amadeus, forse gli darò qualche consiglio: sarò il suo Rocco Casalino”, ha concluso Fiorello, che poi scherza: “Attento Amadeus, che qui a Sanremo si entra Papa e si esce Papeete”. E poi il momento più emozionante del Festival, con Tiziano Ferro che interpreta “Nel blu dipinto di blu”, in una versione riarrangiata in versione swing. Poi le lacrime quando canta “Almeno tu nell’universo” di Mia Martini. “Per un cantante, cantare questo brano è un’operazione a cuore aperto”, dice visibilmente commosso l’artista di Latina.

Ad aprire la parata dei big in gara è Irene Grandi. Completo anni Settanta, raso color petrolio un po’ succinto, con top scollato, l’artista toscana ha interpretato “Finalmente io”, brano rock scritto da Vasco Rossi. Sul palco continua la musica. C’è standing ovation per Rita Pavone. “Bentornata Rita”, urlano dal pubblico. E lei si emoziona e si scatena in un brano rock. L’artista non tornava all’Ariston dal 1972. Scalzo, con un mantello nero e con rifiniture in oro: si è presentato così Achille Lauro, che a metà brano si è spogliato, restando mezzo nudo con una tuta attillata laminata in oro. Emozione anche per Emma Marrone che compare, la prima volta, insieme al cast del film “Gli anni più belli” e in un secondo momento, in occasione del suo decennale artistico, con un live della versione inedita di “Stupida allegria” e un medley dei suoi maggiori successi. Per le nuove proposte, passano alla semifinale Leo Gassmann e Tecla.

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La classifica

Ecco la classifica della prima serata del Festival di Sanremo, decisa dalla giuria demoscopica composta da 300 persone. 1. Le vibrazioni 2. Elodie 3. Diodato 4. Irene Grandi 5. Marco Masini 6. Alberto Urso 7. Raphael Gualazzi 8. Anastasio 9. Achille Lauro 10. Rita Pavone 11. Riki 12. Bugo e Morgan. askanews

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