Patente B RITIRATA ai PENSIONATI: passa il DECRETO, abbandona il volante, sei un pericolo per gli altri in strada, da Luglio non guiderai più

Anziano - (pexels) - IlFogliettone.it

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Patente e over 65: nuove regole e controlli più severi per il rinnovo della patente che non è più automatico

Per chi ha superato i 65 anni, il rinnovo della patente di guida diventa un processo più complesso e sottoposto a verifiche più stringenti rispetto al passato. Anche se ci si sente in forma e lucidi alla guida, i nuovi criteri stabiliti dal Codice della Strada impongono controlli medici accurati, con lo scopo dichiarato di tutelare la sicurezza stradale. In particolare, le patenti C e D, destinate alla guida di mezzi per il trasporto di merci o persone, sono soggette a restrizioni molto rigide, mentre per la patente B sono previste verifiche più frequenti ma meno drastiche.

Il punto di riferimento normativo è l’articolo 115 del Codice della Strada, che disciplina la guida in età avanzata. Secondo questa norma, chi ha superato i 65 anni può continuare a guidare veicoli della categoria C e D solo presentando certificazioni sanitarie dettagliate e ottenendo una specifica autorizzazione. Tuttavia, superati i 68 anni, anche con esito positivo degli esami, non è più consentito condurre mezzi pesanti. Per la patente B, invece, il limite è meno stringente, ma il rinnovo passa da ogni dieci a ogni due anni dopo i 70 anni di età.

Con l’avanzare dell’età, la valutazione dell’idoneità alla guida richiede l’intervento di medici specializzati in medicina legale. Le visite mediche non si limitano più a un controllo generico della vista e dell’udito, ma includono valutazioni neurologiche, cardiologiche e psicologiche. Qualora emergano patologie invalidanti, disturbi cognitivi o ridotta capacità motoria, la Commissione medica può decidere di sospendere la patente, anche se formalmente in regola, per prevenire rischi alla guida.

La sospensione o il mancato rinnovo della patente non è una misura automatica, ma può essere adottata in presenza di situazioni cliniche che compromettono la sicurezza. Un pensionato può essere considerato idoneo alla guida se dimostra, tramite visite specifiche, di non avere limitazioni che interferiscano con la capacità di condurre un veicolo. Tuttavia, nel momento in cui si evidenziano segnali di pericolo potenziale, le autorità sanitarie possono emettere un provvedimento che impedisce la prosecuzione della guida.

Un controllo che varia da regione a regione

In Italia, la gestione delle visite mediche per il rinnovo patente può variare in base alla regione di residenza e alla commissione medica territoriale coinvolta. Alcuni territori hanno protocolli più severi, altri si limitano a seguire la normativa nazionale. Questa disparità ha generato qualche incertezza tra i cittadini, che spesso si trovano di fronte a richieste documentali differenti e iter burocratici non uniformi. La mancanza di omogeneità alimenta il disagio tra gli over 65 che vogliono continuare a guidare in autonomia.

L’intento delle nuove regole non è discriminare chi ha superato una certa età, ma garantire che ogni conducente sia realmente in grado di affrontare la guida in modo sicuro. In un contesto di traffico intenso e complesso come quello attuale, una ridotta prontezza di riflessi o un disturbo cognitivo non diagnosticato possono aumentare il rischio di incidenti. Da qui l’esigenza di un controllo sanitario più approfondito, non solo per tutelare l’automobilista anziano ma anche gli altri utenti della strada.

Anziano alla guida - (pexels) - IlFogliettone.it
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Nessun limite assoluto per la patente B

Contrariamente a quanto accade per le patenti professionali, la patente B non prevede un limite di età che ne impedisca automaticamente il rinnovo. Finché si superano con esito positivo le visite mediche richieste, è possibile continuare a guidare anche ben oltre i 70 anni. Tuttavia, la frequenza dei controlli aumenta e ogni due anni è necessario sottoporsi a una nuova verifica dell’idoneità psicofisica, per assicurarsi che non siano insorte condizioni che possano compromettere la guida.

In definitiva, il sistema di rinnovo della patente per gli over 65 non ha uno scopo punitivo, ma si configura come una misura di prevenzione. Le nuove normative riflettono la volontà di promuovere una mobilità sicura e responsabile, senza togliere la libertà di guida a chi dimostra di essere ancora idoneo. I controlli più rigorosi mirano a prevenire incidenti legati a condizioni di salute non diagnosticate, salvaguardando così l’incolumità del conducente e della collettività.