Rimborsi 730 ADDIO: ufficiale, nel 2025 te li sogni I AZZERATI TUTTI: se ne parla (forse) a marzo del prossimo anno

Computer (Pixabay) IlFogliettone

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Possibili novità poco felici per molti contribuenti che dovranno rinunciare, qualcuno totalmente, a ricevere il rimborso dal 730. 

La dichiarazione dei redditi è un documento fiscale fondamentale attraverso il quale i cittadini comunicano all’Agenzia delle Entrate i propri guadagni e le relative spese sostenute nell’anno precedente. Serve principalmente per calcolare l’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) dovuta allo Stato.

È uno strumento essenziale per garantire la trasparenza fiscale e il corretto adempimento degli obblighi tributari. Presentare la dichiarazione dei redditi è un obbligo per la maggior parte dei contribuenti che hanno percepito redditi. La compilazione può avvenire in diverse modalità.

Molti si avvalgono dell’assistenza di CAF o di professionisti abilitati, come commercialisti, che offrono supporto nella raccolta dei documenti e nella compilazione del modello. Altri, con un po’ di dimestichezza, possono procedere autonomamente tramite i servizi online dell’Agenzia delle Entrate. Un modello molto diffuso per la dichiarazione dei redditi è il Modello 730.

Questo è specificamente pensato per i lavoratori dipendenti e i pensionati, offrendo una procedura semplificata. Il vantaggio principale del 730 è la possibilità di ottenere direttamente in busta paga o sulla pensione l’eventuale rimborso delle imposte o il prelievo delle somme dovute. Per i contribuenti che non possono utilizzare il 730 è previsto il Modello Redditi Persone Fisiche (ex Unico).

Cosa è il rimborso IRPEF

Il rimborso IRPEF è l’importo che un contribuente riceve dall’Agenzia delle Entrate quando, in fase di dichiarazione dei redditi, risulta aver pagato più imposte del dovuto rispetto al reddito effettivamente percepito e alle spese detraibili o deducibili. Questo può accadere per diverse ragioni.

Il calcolo del rimborso avviene automaticamente nel momento in cui si elabora la dichiarazione dei redditi. Se si utilizza il 730, l’accredito del rimborso avviene direttamente in busta paga o sulla pensione. Per chi presenta il Modello Redditi, il rimborso viene accreditato direttamente sul conto corrente bancario o postale fornito all’Agenzia delle Entrate, con tempistiche più lunghe.

Soldi (Pixabay) IlFogliettone

Slittano i rimborsi

L’Agenzia delle Entrate ha definito il calendario per i rimborsi IRPEF del Modello 730/2025. I contribuenti che hanno presentato la dichiarazione tramite un sostituto d’imposta entro il 20 giugno riceveranno il rimborso direttamente in busta paga a luglio o sul cedolino della pensione ad agosto. 

Chi ha presentato il modello in ritardo, o ha un credito superiore a 4.000 euro, dovrà attendere i controlli preventivi, con accredito previsto a marzo 2026. Per i pensionati che inviano la dichiarazione dopo il 20 giugno, il rimborso slitterà al cedolino di settembre. I contribuenti senza sostituto d’imposta riceveranno il rimborso direttamente dall’Agenzia delle Entrate entro sei mesi dalla data di presentazione del 730.