Patente sospesa a chi usa smartphone guidando. Cambia il codice

Patente sospesa a chi usa smartphone guidando. Cambia il codice
19 luglio 2017

La patente di guida sarà sospesa a chi mentre guida parla al telefono senza auricolare o utilizza lo smartphone al volante. E’ una delle novità ai ritocchi del Codice della strada concordati in commissione Trasporti della Camera e che martedì prossimo saranno messi in votazione con l’obbiettivo, se sarà confermato il consenso bipartisan, di approvare le novità direttamente in commissione in sede legislativa, senza passare per l’aula. Fra le altre modifiche di particolare rilievo anche l’introduzione obbligatoria a bordo di meccanismi anti abbandono di bambini. “In commissione – ha riferito Michele Meta, presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati e relatore del testo- abbiamo pressoché ultimato l’esame degli articoli e degli emendamenti di una legge che ho ritenuto di presentare, alla luce delle diverse emergenze in tema di sicurezza stradale: poche e urgenti modifiche al Codice della strada per contrastare gli incidenti e i comportamenti più rischiosi”. E in particolare “proprio oggi ho presentato, in un clima di piena condivisione, un emendamento per affrontare e risolvere l’odiosa e pericolosa abitudine degli italiani di usare il telefono cellulare alla guida”. “Il nuovo testo – ha proseguito il presidente Pd della commissione Trasporti- segnerà un cambio di rotta decisivo, rispetto alle blande e inefficaci disposizioni attualmente in vigore, a cominciare dalla sospensione della patente fino a tre mesi prevista già alla prima infrazione e dal raddoppio in caso di recidiva. Aumentano anche le sanzioni pecuniarie e la decurtazione di punti sulla patente, a corredo di una norma che ha l’intenzione di incidere in modo positivo sulle abitudini alla guida degli italiani”. “L’innovazione tecnologica – ha concluso Meta – deve essere sempre uno strumento per migliorare la sicurezza in automobile, come dimostrano le norme, anch’esse contenute nella legge in esame, sull’obbligo di dispositivi anti abbandono dei bambini. Quando invece le tecnologie diventano un fattore di distrazione, come testimoniano gli studi recenti sulle cause degli incidenti stradali, bisogna avere il coraggio di rispondere con una norma choc come questa”.

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