Peculato, ex pm Ingroia condannato a un 1 anno e 10 mesi

Peculato, ex pm Ingroia condannato a un 1 anno e 10 mesi
L'ex pm, Antonio Ingroia
12 novembre 2020

Il Gup del Tribunale di Palermo, con il rito abbreviato ha condannato a 1 anni e 10 mesi di reclusione, per peculato, l’ex pm Antonio Ingroia. Il Tribunale ha disposto la restituzione della somma di 116 mila euro che gli venne sequestrata tempo fa, durante l’inchiesta. La somma faceva riferimento all’indennità di risultato di 116 mila euro lordi che furono erogati a Ingroia nel 2014, quando era liquidatore della società Sicilia e-Servizi. Secondo la Procura l’ex pm si sarebbe autoliquidato la somma illegittimamente. “Quando ero a Sicilia eServizi – dice Ingroia – sono riuscito ad abbattere il costo della società per la Regione Siciliana di decine di milioni di euro, portando i bilanci a 7 milioni di euro mentre con i miei predecessori erano arrivati a 100 milioni di euro”.

La condanna fa riferimento alle spese di soggiorno, che secondo la Procura non gli erano dovute. “Risiedo a Roma da quasi 10 anni – continua Ingroia – e di questo era consapevole chi mi ha nominato. Il costo delle spese di soggiorno sarebbe stato superiore al mio compenso che era di 3000 euro circa, infatti prima della mia nomina avevo ricevuto rassicurazioni sui rimborsi per le spese di alloggio, altrimenti non avrei neanche accettato. Per questo – precisa Ingroia – definisco ridicola questa accusa, anche perché il mio predecessore risiedendo a Catania soggiornava regolarmente a Palermo senza che la Procura gli abbia mai fatto alcuna contestazione, lo stesso per il direttore generale della società”.

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