Per Draghi mezza vittoria su gas, l’Italia acquisterà 2 rigassificatori per Gnl Usa

Per Draghi mezza vittoria su gas, l’Italia acquisterà 2 rigassificatori per Gnl Usa
25 marzo 2022

Mario Draghi torna dal Consiglio europeo di Bruxelles con due “goal” segnati e due rinvii sulla questione del gas e dell’energia. Un risultato atteso, per quanto non scontato, vista l’opposizione di molti Paesi sul tetto al prezzo del gas e al disaccoppiamento del gas dall’elettricità, di cui si riparlerà al Consiglio di maggio. Positivo, invece, il risultato sugli acquisti congiunti volontari di gas e sugli stoccaggi obbligatori e anche sulla “posizione comune” nel ritenere una “violazione dei contratti” la pretesa di Putin di far pagare il gas russo in rubli.

“Ci sono stati dei passi avanti sulla strada verso decisioni da prendere insieme in un momento molto difficile”, ha detto in conferenza stampa Draghi, aggiungendo che “era importante riuscire ad avere un risultato che non fosse divisivo: siamo soddisfatti della conclusione”. Nel corso del dibattito di oggi pomeriggio, molto lungo e animato, Draghi ha provato a far mettere nero su bianco almeno un impegno sul “price cap”, ma non è stato possibile superare le resistenze di Paesi come Olanda, Germania, Austria, Svezia, Danimarca e Norvegia. Proprio quest’ultima è stata citata da Draghi, nell’incontro con i giornalisti. “Ci sono resistenze”, ha ammesso, perché gli interessi sono molto differenti. “Le società del nord – ha spiegato – forniscono il gas norvegese e i profitti del governo della Norvegia sono stati di 150 miliardi di dollari in questi ultimi mesi, per un Paese con 5 milioni di abitanti. Questo dimostra l’entità straordinaria dei profitti” e spiega “la resistenza al price cap che finirebbe per diminuire ma non certo annullare quei profitti”.

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Da qui a maggio, però, l’intenzione è di continuare a lavorare per fare ulteriori passi avanti. Intanto l’Italia proseguirà con la politica di diversificazione delle fonti per uscire gradualmente dalla dipendenza dalla Russia. Secondo il premier, che tra un paio di settimane presenterà un piano complessivo, sarà possibile procedere con una “certa rapidità” e “progressi significativi e rapidi per le prime quantità, fino al 30-40-50% poi, avvicinandosi al 100%, diventerà sempre più difficile”. Una mano arriverà dagli Stati Uniti, che all’Europa forniranno 15 miliardi di metri cubi di Gas naturale liquefatto (Gnl), da ripartire proporzionalmente tra i Paesi. Non una quantità risolutiva, ma un passo avanti, che richiede però di essere preparati. Al momento l’Italia può contare su tre rigassificatori (uno più grande, due più piccoli). “Con la disposizione data al ministro Cingolani di acquistare due rigassificatori, che sono navi galleggianti, contiamo di essere in grado di assorbire la nostra quota dagli Usa”, ha assicurato.

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