Opec+ decide taglio produzione di 2 milioni di barili al giorno

Opec+ decide taglio produzione di 2 milioni di barili al giorno
6 ottobre 2022

L’Opec+ ha deciso di tagliare la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno. La mossa irrita gli Stati Uniti e gli altri Paesi occidentali che stanno combattendo una crisi energetica e il rischio di recessione.  Il taglio della produzione partirà da novembre. I partecipanti hanno preso la decisione “alla luce dell’incertezza che circonda le prospettive dell’economia globale e del mercato petrolifero e della necessità di migliorare la guida a lungo termine per il mercato petrolifero, in linea con l’approccio di successo di essere proattivi e preventivi, che è stato costantemente adottato dai Paesi partecipanti Opec e non Opec nella Dichiarazione di cooperazione” fa sapere l’Opec+. E’ stato inoltre deciso che i prossimi meeting si terranno non più ogni mese ma ogni due mesi, per cui la prossima riunione è stata fissata per il 4 dicembre. Con la decisione odierna di tagliare la produzione di petrolio, l’Opec+ “è chiaro che si sta allineando alla Russia” ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre.

Anche il presidente americano Joe Biden si è detto “contrariato dalla decisione miope dell’OPEC+ di tagliare le quote di produzione mentre l’economia globale sta affrontando l’impatto negativo dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin”. A dichiararlo è stata una nota del consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e dei massimi dirigenti economici della Casa Bianca. “Alla luce dell’azione odierna, l’amministrazione Biden si consulterà anche con il Congresso su ulteriori strumenti da utilizzare per ridurre il controllo dell’OPEC sui prezzi dell’energia”, si legge nella nota. Il presidente americano continuerà i rilasci delle riserve strategiche Usa nei modi “più appropriati per proteggere i consumatori americani e promuovere la sicurezza energetica”, si precisa nella dichiarazione, dove si aggiunge che Biden ha chiesto al segretario del Dipartimento dell’Energia di “esplorare qualsiasi azione responsabile aggiuntiva per continuare ad aumentare la produzione interna in un termine immediato”.

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Intanto, Piazza Affari amplia ulteriormente le perdite in linea con il peggioramento delle altre Borse europee e di Wall Street dopo la decisione dell’Opec+ di tagliare la produzione di petrolio di 2 milioni di barili al giorno e dopo il dato Usa sull’occupazione nel settore privato, aumentata a settembre molto più delle attese. A Milano l’indice principale Ftse Mib lascia sul terreno il 2,3%, scivolando a 21.188 punti e registrando la peggior performance in Europa.

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