Pittura, a Catania in mostra l’eclettismo variopinto di Ugo Nespolo

Pittura, a Catania in mostra l’eclettismo variopinto di Ugo Nespolo
1 ottobre 2016

Il variopinto eclettismo del maestro Ugo Nespolo è protagonista di “That’s Life”, esposizione antologica in mostra alla sede della Fondazione Puglisi Cosentino di Catania. Alla sua prima esposizione in Sicilia, attraverso 170 opere dell’artista è possibile percorrere un viaggio lungo mezzo secolo. “Ci si deve accostare a questa mostra con una visione abbastanza realistica dell’attribuzione a quel periodo di una primazia culturale che difficilmente gli altri successivi artisti hanno potuto raggiungere – ha detto Emmanuele Emanuele, presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo -. Quell’epoca fantastica, di cui Nespolo era uno dei protagonisti, è stata un’epoca in cui la nostra creatività, che veniva da un’epoca di tragedia mondiale, era esplosa in maniera incontrovertibile, influenzando la pop art nel mondo. Loro furono i precursori di quel mondo. Nespolo ha avuto la capacità di perpetuare questua visione creativa percorrendo quasi mezzo secolo con una innovazione costante, una proposizione di temi sempre diversi che ne hanno fatto uno degli elementi più concreti dell’arte italiana”.

La mostra, curata da Danilo Eccher e organizzata da Enrico e Lorenzo Lombardi, con il sostegno determinante della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo, offre ai visitatori disegni, sculture, installazioni, mobili, tappeti di design e costruzioni in legno, che hanno reso celebre il maestro piemontese. “Eclettismo significa essere curiosi e aver voglia d’indagare la realtà artistica e culturale in maniera più ampia – ha detto l’artista Ugo Nespolo -. Senza fissarsi su un tema, facendo sempre la stessa cosa. Eclettismo vuol dire la voglia d’essere un po’ insofferenti e critici con se stessi, anche contrafforti. Qui c’è un excursus che va dagli anni 60 fino ad oggi che raccontano questi passaggi. il museo si presta molto bene. ho cercato di mettere in scena il teatro delle mie cose presenti e passate”. Una sezione, poi, è dedicata al cinema sperimentale degli anni Settanta. La mostra resterà aperta fino al 15 gennaio 2017.

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