Politica come servizio e non per se stessi

15 maggio 2014

“Sul caso Genovese mi sono espressa subito, il 19 marzo. Si fa politica come servizio per gli altri, non per se stessi. A maggior ragione quando il “se stessi” implica la corruzione. Chi sbaglia deve pagare e tocca alla legge accertare delitti e pene, attiene dunque alla responsabilita’ personale, anche se la corruzione oggi ha assurto a sistema e travolge la politica, la societa’, il costume. La questione morale oggi non e’ questione della politica, non puo’ risolversi con impeti antipolitici, e’ questione del Paese e, dovremmo rifletterci attentamente”. Lo afferma  il vicesegretario regionale del Pd siciliano, Mila Spicola. “Preciso che l’eventuale condanna giuridica e’ una cosa, il giudizio politico e’ un’altra cosa. Sulla prima nulla possiamo dire, sulla seconda si’. Il giudizio politico negativo sulla commistione tra affari, interessi personali e politica deve essere sempre tempestivo, netto e chiaro, precede e si distinguei dalla decisione della giustizia – dice ancora la Spicola -.  Aggiungo un pero’: non si possono strumentalizzare temi etici, politici e giuridici per fini elettorali. Ed e’ quello che si sta rischiando di fare sul caso Genovese. Voglio dire che a questa decisione, che era inevitabile e scontata, si doveva arrivare subito. Non adesso. E nemmeno dopo”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it
Leggi anche:
Centrodestra conquista anche la Basilicata, Vito Bardi riconfermato


Commenti