Renzi lima la manovra “bisogno e merito”. E annuncia: 10 mila assunzioni, via Equitalia e niente tagli sanità

Renzi lima la manovra “bisogno e merito”. E annuncia: 10 mila assunzioni, via Equitalia e niente tagli sanità
13 ottobre 2016

Diecimila assunzioni per Forze dell’Ordine e infermieri, abolizione di Equitalia e creazione di un “modello diverso” di agenzia, nessun taglio alla sanita’. Sono alcuni dei punti della legge di Bilancio che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha anticipato all’assemblea dell’Anci a Bari. Il premier ieri nel pomeriggio ha fatto una pausa dal lavoro sui numeri della manovra che pero’, ha assicurato, “chiuderemo tra stanotte e domani (oggi, ndr)” prima dell’arrivo in Consiglio dei Ministri sabato. Una manovra che sara’ incentrata su “due parole chiave: bisogno e merito”, che “non e’ una parolaccia”. Entrando nel merito dei provvedimenti, Renzi, rispondendo a una precisa richiesta del presidente dell’Anci Antonio Decaro, ha spiegato che “sul turnover un segnale ci sara’. Possiamo immaginare di avere almeno per le forze dell’ordine, gli infermieri e, forse, i dottori, 10 mila unita’ per poter bandire subito i posti”. Pero’, ha sollecitato anche un cambio di mentalita’ nei dipendenti pubblici: “Bisogna rottamare la filosofia ‘Checcozaloniana’ dell’impiegato pubblico, devono per primi tornare a sentire l’orgoglio di servire il tricolore. Poi bisogna anche sbloccare i contratti”.

Come previsto, inoltre, “ci sara’ un intervento importante per l’abolizione di Equitalia e la creazione di un modello diverso di agenzia”. Intanto dal 7 novembre chi e’ in ritardo con i pagamenti ricevera’ un sms. Nessun taglio, ha detto ancora, anzi “piu’ soldi per la sanita’” e investimenti sull’edilizia scolastica “fuori dal Patto di Stabilita’. E’ tutto finanziabile – ha detto ai sindaci – ma bisogna tornare a progettare”. Ai Comuni arriveranno piu’ soldi per lo sviluppo delle periferie. “C’erano 500 mln sul 2016 – ha detto – ma avete presentato progetti per 2,1 mld. Tutti i progetti presentati saranno finanziati entro il 2017”. Se questi sono i provvedimenti della manovra, Renzi ha chiesto a tutti gli amministratori locali, che considera la “prima linea” dello Stato, di fare la propria parte per riportare la “fiducia” nel Paese. “Se per la prima volta c’e’ un sindaco alla guida del governo – ha detto – non e’ il riconoscimento a una persona ma a una funzione. Si e’ finalmente preso atto che il sindaco e i sindaci sono gruppo dirigente di questo Paese”. Anche da loro, dunque, parte il rilancio. “Io penso che l’Italia sia un Paese con un futuro straordinario, ne sono certo. E due anni e mezzo a Palazzo Chigi mi hanno convinto ancora di piu’, e ho provato il piu’ grande stress test dell’ottimismo”, ha spiegato, aggiungendo pero’ che per far questo occorre superare un “atteggiamento molto forte in Italia”, quello di chi “a fronte di chi ci sta provando vive nel complottismo, nell’idea che siano tutti ladri”. Dunque, ha concluso, “non mollate alla rassegnazione e aiutateci a riportare fiducia in questo meraviglioso Paese”.

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