Il voto inglese sull’uscita della Gran Bretagna dall’Ue è “storico” e “pesa come un macigno sulla storia dell’Europa”: “cercare di minimizzarlo o strumentalizzarlo” per politiche di basso cabotaggio sarebbe un grave “errore politico”. E’ questo il monito che il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lancerà domani a Bruxelles in occasione del Consiglio europeo, secondo quanto illustrato oggi in aula del Senato ai parlamentari italiani. E’ giunto il momento di “avere la forza e il coraggio di ripartire” cogliere l’insegnamento di questo voto e “riportare l’Europa alla sua forte identità”, ha quindi spiegato e sottolineato nel suo intervento. L’identità di grande famiglia, in cui ci sono anche idee politiche diverse e vivacemente contrapposte, ma in cui proprio l’idea della famiglia è più forte e prevalente.
“Bisogna dire che non è respingendo l’idea di Europa che avremo più sicurezza. Settant’anni di pace dimostrano che l’Europa è forte se sta insieme”, ha rimarcato il premier. E’ per questo motivo che la cosa peggiore che potrebbe accadere in questo momento sarebbe “fare finta di niente” o imboccare percorsi “molto lunghi”, di un anno, sulle procedure di uscita o magari “in attesa di un nuovo referendum”. “Quello che è accaduto in Gran Bretagna riguarda la Gran Bretagna” ha tagliato corto Renzi, “l’Europa deve muoversi”, smetterla di “giocare sulla difensiva”. Il voto inglese deve invece diventare l’occasione per “riportare l’Europa ad occuparsi di sociale e non solo a fare le battaglie burocratiche”. In questo quadro, ha ricordato Renzi, “l’Italia è pronta a fare la sua parte”.
